Pudore e censura in Egittologia
In questo nuovo lavoro, il nostro Gilberto Modonesi ci porta a conoscenza di un articolo pubblicato nel 2002 sulla rivista "Egypt, Afrique et Orient" in cui si parla di interventi censori praticati dagli egittologi su monumenti e documenti egizi che mostravano scene di sesso e il membro maschile. Buona lettura!
Kebra Nagast
Il Kebra Nagast (tradotto con "La Gloria dei Re") è un antico testo etiopico scritto in Ge'ez che narra la storia leggendaria della dinastia salomonica d'Etiopia. Il testo racconta la storia della regina di Saba che andò in visita al re Salomone a Gerusalemme e dalla loro unione nacque il primo imperatore d'Etiopia, Menelik I. Secondo la narrazione, fu proprio lui a portare in Etiopia l'Arca dell'Alleanza, episodio - questo - che rivela l'intenzione con cui fu scritto il testo, cioè quella di legittimare il potere degli imperatori etiopi sostenendo la loro diretta discendenza da Salomone e Davide.
Alberto Elli, nel giorno del suo compleanno, regala ai lettori di MediterraneoAntico la traduzione e il commento di questo testo sacro, considerato fondamentale per la cultura e la storia dell'Etiopia.
Alcune curiosità sulla religiosità del sesso nell’Antico Egitto
Gli antichi egizi non avevano tabu di tipo sessuale. Il sesso era parte della quotidianità e certi comportamenti sessuali erano considerati normali ai fini della vita e associati a un valore fondante della cultura egizia: la fertilità a tutti i livelli. Gilberto Modonesi, in questo nuovo articolo, ci presenta alcune curiosità sulla religiosità del sesso nell'antico Egitto prendendo in esame alcuni oggetti "stravaganti" reperiti nelle tombe, ma che - proprio per il luogo in cui erano stati deposti - dovevano avere un significato religioso importante per il defunto.
Testa a pera o testa a uovo?
Nel complesso di Karnak, più precisamente nell'angolo nord-ovest del lago sacro, una scala conduce ad una struttura conosciuta come "l'edificio di Taharqa nel lago sacro". Purtroppo ne rimane solamente la parte sotterranea, ma certamente questa struttura aveva una relazione con le cerimonie che avevano luogo sulla superficie del lago.
Scoperta una testa tolemaica a Taposiris Magna
Scoperta una testa di marmo finemente lavorata del Periodo Tolemaico a Taposiris Magna, un sito archeologico situato a 45 km a ovest di Alessandria d’Egitto.
Graffiti dei primi Europei in Sudan nel XIX secolo
La storia delle prime spedizioni europee ed egiziane in Egitto e nel Sudan è documentata anche dall'abitudine (che oggi definiremmo "scempio") degli esploratori di lasciare delle scritte sui monumenti in ricordo del loro passaggio. L'analisi di queste iscrizioni ci aiuta a capire meglio come sono avvenute alcune importanti e famose scoperte e come si muovevano i primi scopritori, spesso più avventurieri che archeologi. Ce lo racconta Mario Lauro nel suo diario di viaggio. Buona lettura!