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Dalla sepoltura nubiana di una donna d’élite di 4000 anni fa...

Segni individuati su scheletri di 4.000 anni fa rivelano che le donne nubiane dell'Età del Bronzo trasportavano merci e bambini piccoli sulla testa usando delle tumpline.

Essere donna nell’antica Pompei

Essere donna: un’affermazione e un interrogativo con risposte diverse, anche nell’antica Pompei. La mostra “Essere donna nell’antica Pompei”, dal 16 aprile 2025 al 31 gennaio 2026, esplora la vita delle donne e delle bambine a Pompei, curata da Francesca Ghedini e Monica Salvadori, in collaborazione con alcune università. Pompei, grazie al suo stato di conservazione, offre informazioni preziose sul ruolo delle donne nella società romana. La mostra presenta 8 sezioni, con affreschi, ritratti e oggetti che documentano diverse categorie di donne, come matrone, liberte, e schiave, nelle varie fasi della vita. Si parla della vita privata e pubblica, evidenziando il lavoro delle donne a Pompei, comprese quelle nella prostituzione e imprenditrici. Il percorso include testimonianze materiali, arricchisce l’esperienza con edifici significativi e podcast sull’app MyPompeii. L’obiettivo è creare una riflessione critica sul ruolo delle donne, unendo passato e presente.

Tempio di Dendur: il Metropolitan Museum of Art festeggia il suo...

© Metropolitan Museum of Art Al Metropolitan Museum of Art di New York si celebra il 50° anniversario della donazione del tempio nubiano di Dendur...

La Roma Imperiale su History Channel

NEL MESE DEL COMPLEANNO DI ROMA, HISTORY CHANNEL DEDICA UNA PROGRAMMAZIONE SPECIALE ALL’IMPERO ROMANO, CON UNO SGUARDO RIVOLTO A POMPEI E ALLE NUOVE SCOPERTE...

I graffiti dell’isola di Sehel

Il diario di viaggio del nostro Gilberto Modonesi ci conduce questa volta sull'isola di Sehel, a pochi chilometri da Elefantina, dove gli splendidi scorci di natura fanno da contorno alle rocce granitiche che conservano centinaia di graffiti databili fra l'Antico Regno e il Periodo Romano. Buona lettura!

Il papiro Harris

Il Papiro Harris, noto anche come Grande Papiro Harris I, è uno dei più grandi papiri ritrovati in Egitto, lungo circa 42 metri e composto da 79 tavole. Risale alla XX Dinastia (1200 a. C. ) e fu scritto dal faraone Ramesse IV in onore del padre Ramesse III. Trovato a Medinet Habu, vicino alla tomba di Ramesse III, potrebbe esser stato conservato in una biblioteca. Acquistato dall'inglese Anthony Charles Harris, è oggi al British Museum. Il papiro è unico perché, pur scritto da Ramesse IV, sembra essere raccontato in prima persona come se fosse il padre. Esso elenca i doni del sovrano padre alle divinità e narra gli eventi storici di quel periodo, con una preghiera finale per la protezione del figlio. Questa ricerca di Mario Menichetti concerne l'interpretazione e traduzione delle tavole da 1 a 13 e da 22 a 23, confrontando i caratteri geroglifici con la scrittura ieratica dell'epoca.