Dario e l’Egitto
Dario I re dei Persiani ha lasciato diverse testimonianze della sua supremazia sull'Egitto quando lo ha governato dal 522 al 485 a.C. durante la XXVII dinastia persiana. In questo articolo, Mario Lauro si sofferma ad analizzare due reperti particolari e meno noti al grande pubblico: la statua acefala di Dario I e le stele che delimitavano il “Canale di Dario” che univa il mar Rosso al Nilo. Buona lettura!!!
Egitto: scavato un monastero copto del VI-VII secolo con pitture murali...
Questa volte le sabbie d'Egitto non hanno svelato antiche vestigia afferenti l'affascinate civiltà faraonica, ma resti di un monastero copto risalente al VI-VII secolo
con pitture murali di rilievo. Tra gli affreschi, San Giuseppe falegname con in braccio Gesù Bambino.
Siamo nel sito di Manqabad, presso l'Ispettorato delle Antichità di Assiut, capoluogo dell'omonimo governatorato del Medio Egitto.
Identificato il titolare della Kampp 23: era il sindaco di Tebe
La missione archeologica egiziano-canadese impegnata nello scavo della tomba Kampp 23 nella necropoli di el-Assasif, sulla riva occidentale di Luxor, ha scoperto l'identità del proprietario della sepoltura rimasta per lungo tempo sconosciuta. Si tratta di una scoperta che riporta alla luce una figura dimenticata dell'antica Tebe: uno dei sindaci della capitale amministrativa delle Due Terre durante il periodo ramesside.
La mano del dio (djeret netjer)
Il concetto egizio della "mano di Dio" è un tema simbolico, religioso e mitologico piuttosto complesso. Oltre a essere uno strumento creativo usato dal dio Atum nel mito eliopolitano della creazione dell'universo, la mano è anche femminizzata in un ruolo simile a quello di una dea madre. Ci spiega tutto il nostro Gilberto Modonesi in questo suo nuovo lavoro. Buona lettura!
Il tempio di Serabit el-Khadim
Dai diari di viaggio del nostro Gilberto Modonesi, ecco un altro interessantissimo racconto: la visita a Serabit el-Khadim nell'altopiano sud-occidentale del Sinai. Il luogo era assai conosciuto in tempi antichi per le miniere di turchese e rame, e gli Egizi sfruttarono ampiamente queste risorse soprattutto durante il Medio e Nuovo Regno. Il sito ospita un tempio dedicato alla dea Hathor e uno speos dedicato al dio Thot. Buona lettura!
La stele trionfale di Pi(ankh)y
La Stele Trionfale di Piye è un monumento in granito fatto incidere dal re kushita Piye (conosciuto anche come Piankhy) per celebrare la sua conquista dell'Egitto nel corso dell'VIII secolo a.C. (XXV dinastia). Il testo della stele racconta le motivazioni religiose e morali che portarono Piye alla guerra contro Tefnakht di Sais, un principe libico della XXIV dinastia che esercitava il suo potere nel Basso Egitto. Pur essendo un testo di propaganda reale per legittimare la sovranità di Piye, il racconto inciso su questa stele costituisce la fonte principale di informazioni sullo stato politico dell'Egitto verso il 730 a.C., oltre ad essere un dettagliato resoconto della campagna militare intrapresa dal sovrano nubiano e che si concluse con la conquista di Menfi. Scoperta nel 1862 a Jebel Barkal, la stele fu trasferita dapprima al Museo Boulaq e successivamente al Museo del Cairo.