NEL MESE DEL COMPLEANNO DI ROMA, HISTORY CHANNEL DEDICA UNA PROGRAMMAZIONE SPECIALE ALL’IMPERO ROMANO, CON UNO SGUARDO RIVOLTO A POMPEI E ALLE NUOVE SCOPERTE NELLA CITTÀ DISTRUTTA DAL VESUVIO NEL 79 d.C.

 

Scorcio del Foro Romano . In primo piano il tempio di Saturno. Foto: Paolo Bondielli.

Nel mese del compleanno della città “caput mundi” HISTORY Channel presenta la serie ROMA: LA GRANDE SUPERPOTENZA, un racconto in quattro episodi in onda dal 6 al 27 aprile, ogni domenica alle 21.00. Dall’ascesa di Roma da semplice villaggio a capitale di un impero, la serie inizia il suo racconto nella preistoria ed esplora la straordinaria crescita di Roma da un insediamento di capanne di fango dell’età del ferro, a un regno, una Repubblica e un impero. Una storia lunga mille anni, che attraversa i luoghi in cui si è svolta questa saga epica, girata a Roma, Pompei, Sicilia, Francia e Tunisia con la guida dei massimi esperti classici d’Europa.

Il primo episodio riguarda la leggenda di Romolo e Remo e segue le ricerche di prove concrete di un insediamento preistorico sul Tevere. Il secondo episodio racconta l’espansione aggressiva di Roma che la porta a confrontarsi con un’altra grande potenza, Cartagine. Il terzo episodio vede Roma affrontare il conflitto in patria: a Pompei e Fidene si trovano gli indizi dell’enorme ricchezza che ha inondato la Repubblica, ma ha diviso la sua società. L’ultimo episodio è la storia del romano più noto per il suo coraggio e la sua fine, Giulio Cesare. Le sue memorie ci guidano nel suo viaggio da funzionario pubblico in bancarotta a generale invincibile.

I Mercati di Traiano. Foto: Paolo Bondielli.

Il 6 e il 13 aprile alle 22.00 è invece la volta di POMPEI: LE VERITÀ NASCOSTE. La miniserie, basandosi sulle più recenti scoperte archeologiche, rivela un’immagine più realistica della città campana, un tempo considerata soprattutto un simbolo della raffinatezza romana; Pompei non era infatti solo una meta di vacanza, ma una città di estremi, dove i super ricchi vivevano accanto a chi sprofondava in una povertà opprimente e dove gli schiavi lavorano nelle condizioni più disumane. Con accesso a zone della città recentemente tornate alla luce, tra le quali i  quartieri per schiavi in una villa situata appena fuori le mura, la serie suggerisce nuove intuizioni sulle lotte di classe nella città campana e sulle mutevoli dinamiche di potere all’interno della società, nella quale le tensioni derivanti dalla disuguaglianza sociale avrebbero potuto sfociare in violenza e dove la pace nelle strade poteva essere infranta in qualsiasi momento, prima della distruzione del 79. d.C.

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