Si inaugura il 13 gennaio a Tivoli il rinnovato “Parco della vestale Cossinia”. La monumentale tomba con ara marmorea, risalente agli inizi del I sec. d.C., della vergine votata sin dalla fanciullezza alla dea del focolare, tornerà a splendere in una suggestiva cornice naturale, lungo le sponde del fiume Aniene. Discendente da una nobile famiglia tiburtina, fu destinata al sacerdozio di Vesta a Tivoli, ma terminato il servizio non tornò a casa, restò nel collegio fino agli ultimi giorni della sua vita. Morì infatti all’età di 75 anni e la popolazione le attribuì grandi onori per la sua devozione sincera verso la cura del focolare, tanto che, il suo corpo, fu portato a braccia all’interno della sua dimora eterna.
La tomba della vestale Cossinia, facente parte della necropoli repubblicano-imperiale dell’antica Tibur sulla via Valeria, fu scoperta casualmente nel 1929 lungo la sponda destra dell’Aniene presso la Stazione Ferroviaria di Tivoli. L’elegante ara funeraria in marmo bianco degli inizi del I sec. d.C., inscritta e decorata con una corona di quercia e con i simboli funerari urceus e patera, un unicum perché non si conoscono tombe di vestali, ne decretò immediata celebrità. Il luogo, calato in una magica vegetazione fluviale e dalla fauna, divenne in passato già meta di passeggiate e visite di eruditi, e nel 1967 fu sistemato a giardino. L’abbandono degli ultimi decenni e ripetuti atti di vandalismo avevano obliterato la memoria del monumento, fin quasi a pregiudicarne lo stato di conservazione.
L’intervento di riqualificazione, realizzato dal Comune di Tivoli con la collaborazione della Soprintendenza, ha riguardato il percorso di visita, valorizzato con una nuova illuminazione e pannelli didattici, la manutenzione del verde e il restauro dell’ara. Deturpata da imbrattamenti vandalici, grazie a un complesso intervento di ripulitura meccanico e chimico, tuttora in corso, è stata liberata dalle patine biologiche e dalle scritte tracciate con inchiostro indelebile, restituendo così piena leggibilità alle iscrizioni e agli elementi decorativi, tanto da poter parlare oggi di una vera e propria rinascita del “Parco della vestale Cossinia”.