Ieri 29 maggio agli Uffizi si è tenuta la grande inaugurazione di 14 sale completamente riallestite e dedicate ai pittori del Cinquecento veneto e fiorentino. L’area espositiva di oltre 1100 metri quadrati è il frutto di circa un anno di lavori di sistemazione e oggi può ospitare ben 105 opere di cui una trentina giacevano da tempo nei depositi.

La “Venere di Urbino” di Tiziano insieme alla “Flora” (sempre di Tiziano) e alla “Fornarina” di Sebastiano del Piombo sono esposte in una sala appositamente dedicata e per la cui realizzazione è stata fondamentale la cospicua donazione di 100mila dollari da parte dei Friends of the Uffizi Galleries. Altre sale sono state riservate alle opere di Lorenzo Lotto, del Tintortetto e del Veronese.

Nella grande sala del Pilastro sono invece esposte le pale d’altare del periodo della Controriforma. Dopo dieci anni il pubblico può tornare ad ammirare la monumentale “Madonna del Popolo” di Federico Barocci affiancata da due versioni dello splendido “Noli me tangere”, una dello stesso Barocci e l’altra di Lavinia Fontana, grande pittrice bolognese.

Le sale adiacenti ospitano opere di piccole dimensioni con soggetti sacri e profani. Infine la zona dedicata alle Dinastie dove è possibile ammirare i ritratti dei Medici realizzati dal Bronzino.

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, ha definito il nuovo allestimento come “un’operazione di portata gigantesca, come se si fosse aperto un secondo nuovo museo dentro la Galleria“.

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