Brevi racconti per immagini: le tesserae hospitales

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1927

 

La tessera hospitalis era una tavoletta realizzata in forme e materiali diversi, come ad esempio il bronzo, l’osso, l’avorio e sulla quale venivano incisi i nomi dell’ospite e dell’ospitato. Fungeva da riconoscimento e da garanzia perché gli stranieri potessero accedere e commerciare a Roma.

Questa tavoletta in avorio è la tessera hospitalis con iscrizione etrusca meglio conservata. Il lato principale, decorato in bassorilievo, rappresenta un leone disteso secondo un modello iconografico ben attestato nell’arte etrusca arcaica e che si ritrova su tesserea simili. Il retro, liscio, porta un’iscrizione destroversa incisa, il cui tracciato segue il bordo superiore: araz silqetenas spurianas.

Secondo il formulario delle tesserae hospitales, è probabile che l’iscrizione rimandi a due persone diverse: Araz Silquestas sarebbe lo straniero che ha ricevuto la tessera da parte di un Spuriana. Come l’oggetto stesso i due nomi sono emblematici della circolazione delle persone nell’Italia antica. La forma del nome Araz corrisponde infatti probabilmente a un etrusco di Roma, ma il cui gentilizio potrebbe rinviare a un’origine sarda.

Quanto a Spuriana, si tratta del gentilizio di una delle principali famiglie di Tarquinia, attestato in particolare allo stesso momento dell’iscrizione che figura sulla parete di fondo della prima camera della tomba dei Tori. E’ degno di nota che la tessera, una delle poche iscrizioni dell’epoca dei Tarquini trovate a Roma, sia stata scoperta in un contesto sacro, un deposito votivo del santuario di Sant’Omobono, che gli scavi e gli studi condotti in questi  ultimi decenni hanno identificato come uno dei principali luoghi di culto della Roma arcaica.

Probabilmente realizzata a Tarquinia intorno alla metà del VI sec. a.C., per questa tessera è stato scelto l’avorio. E’ custodita presso i Musei Capitolini di Roma.

Fonte: Catalogo della mostra: “Gli Etruschi. Maestri di scrittura”, ed. SilvanaEditoriale. La mostra fu realizzata presso il MAEC, Museo Archeologico Etrusco di Cortona, tra il 16 marzo e il 31 luglio del 2016.

 

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