Marco Baldi

Nato a Roma nel luglio 1983, consegue la laurea specialistica in archeologia alla “Sapienza” a coronamento di un percorso formativo, nutrito da esami nonché da esperienze editoriali e sul campo, che ne evidenzia l’interesse precipuo per la storia del continente asiatico ed, in particolare, dei territori africani.


È attualmente dottorando presso l’Università di Pisa e direttore del dipartimento di “Archeo– logia dell’Egitto e dei rapporti coi territori sub-sahariani dell’Africa orientale (antica Nubia, Etiopia)” del Centro Studi Petrie. Partecipa sin dall’apertura del cantiere nel 2009 alla missio- ne archeologica italo-russa al lavoro presso il sito sudanese di Abu Erteila nel ruolo attuale di vice-direttore del team italiano, oltre che redattore del giornale di scavo, responsabile dello studio del patrimonio ceramico e degli altri reperti di cultura materiale, responsabile dell’informatizzazione dei dati di scavo e della ricerca bibliografica, corresponsabile del rilie- vo architettonico. Collabora inoltre con il Dipartimento di Scienze dell’Università “Roma Tre” per lo studio archeometrico dei materiali rinvenuti.


È membro di differenti istituzioni scientifiche italiane ed internazionali, quali l’“Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente (ISMEO), l’“International Society for Nu- bian Studies” (ISNS) e l’“International Association of Egyptologists” (IAE). Ha firmato contri- buti su diverse pubblicazioni italiane e straniere, quali “Origini”, “Africa”, “Rivista degli Studi Orientali” “Cultural Heritage of Egypt and Christian Orient”, “Beiträge zur Sudanforschung”, “Journal of Intercultural and Interdisciplinary Archaeology”. Ha tenuto un ciclo di lezioni sull’archeologia della Nubia meroitica e cristiana nell’ambito del corso di “Antichità Nubia- ne” alla “Sapienza”, e vanta inoltre la partecipazione a convegni di respiro nazionale ed in- ternazionale fra Italia, Francia, Svizzera e Regno Unito. È stato fra gli organizzatori ed i rela- tori della “Quarta Giornata di Studi Nubiani” (Roma, 19 aprile 2014), di cui ha inoltre curato il volume di atti in collaborazione con Eugenio Fantusati.


Nel 2012 è stato insignito del “VI Premio Forma Urbis per l’Archeologia” per una relazione sul tema “L’ellenismo nell’Africa sub-sahariana: il caso di Meroe”.


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