L’Ambasciata d’Italia in Egitto, in collaborazione con il Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano e il Museo delle Scuderie del Quirinale, sta organizzando un’attesissima mostra sull’antico Egitto. La presentazione ufficiale del progetto è avvenuta al Cairo i giorni scorsi, presso lo storico Museo Egizio di Piazza Tahrir.
La mostra, che si terrà a Roma dal 24 ottobre 2025 al 3 maggio 2026, è considerata di eccezionale valore storico e artistico. Si svolgerà in una delle principali sedi espositive italiane e presenterà rari reperti provenienti principalmente dal Museo Egizio del Cairo, molti dei quali lasceranno l’Egitto per la prima volta.
Tesori dei faraoni” segna la prima grande esposizione egittologica in Italia realizzata in questi ultimi venti anni, dopo la celebre mostra del 2002-2003 a Palazzo Grassi a Venezia. La nuova esposizione si propone di offrire al pubblico italiano e internazionale uno sguardo ineguagliabile sull’antica civiltà egizia, presentando manufatti di straordinario valore estetico e archeologico.

Museo Egizio del Cairo

L’importanza diplomatica e culturale dell’evento si riflette anche in un rinnovato spirito di cooperazione tra Egitto e Italia: l’iniziativa rappresenta un rafforzamento dei legami tra i due Paesi, in particolare nei settori del patrimonio culturale e del turismo, ma anche nella promozione e nella conservazione del patrimonio storico globale.

Questo risultato è stato raggiunto grazie alla stretta collaborazione con ALES – ARTE LAVORO E SERVIZI S.p.A., l’ente culturale interno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, e con la Fondazione Mondo Mostre, nota per la sua vasta esperienza nell’organizzazione di mostre internazionali. La preparazione della mostra ha richiesto oltre un anno di lavoro, ma ora tutto è pronto e presto i 130 reperti accuratamente selezionati potranno far battere i cuori di tutti visitatori delle Scuderie del Quirinale. Racconteranno la storia dell’antica civiltà egizia attraverso diverse epoche e attraverso tematiche che vanno dalla regalità e la corte reale alle credenze religiose, la vita quotidiana, i rituali funerari e l’aldilà.
Il sarcofago dorato della regina Ahhotep (ph. MoTA)

Tra i reperti più importanti segnaliamo la presenza del sarcofago dorato della regina Ahhotep (1500 a.C. ca. – XVII dinastia), un incantevole esempio di arte funeraria. Completamente ricoperta d’oro, riflette l’elevato status della regina e il suo legame al divino in un periodo di profonda trasformazione politica. Non mancherà neppure la sua leggendaria collana con le mosche d’oro al valore, una decorazione militare assegnata solo ai più grandi guerrieri d’Egitto, a testimonianza del ruolo vitale che la sovrana ebbe nel proteggere la stabilità del regno durante un periodo cruciale della sua storia.

Collana con Mosche al Valore di Ahhotep (ph. Egyptian Museum Luxor)
Maschera di Amenemope (ph. Wikipedia)

Tra gli altri pezzi degni di nota figura la maschera funeraria dorata del faraone Amenemope (sul trono dal 993 al 984 a.C. – XXI dinastia), che incarna il concetto di immortalità reale attraverso l’uso dell’oro, il metallo sacro associato al dio del sole Ra. La mostra include anche una delle Triadi di Micerino (2532-2503 a.C. – IV dinastia), una colossale scultura dell’Antico Regno che raffigura il sovrano stante tra la dea Hathor e la divinità personificazione del nomo di Tebe, una potente incarnazione del potere sacro. Saranno presenti anche la copertura funeraria del faraone Psusennes I  (…-993 a.C. ca. – XXI dinastia) e il meraviglioso sarcofago dorato di Tuya (…-1375 a.C. ca. – XVIII dinastia), nonna del faraone “eretico” Akhenaton, che con le sue decorazioni e iscrizioni geroglifiche narra il suo viaggio nell’aldilà. Il volto di questo sarcofago, con il suo sguardo ammaliante, è anche protagonista della copertina del catalogo della mostra.

Sarcofago dorato di Tuya (ph. Massimo Listri)

Un reperto d’eccezione arriverà grazie ad un prestito del Museo Egizio di Torino: la celebre Tavola di Iside (Mensa Isiaca), che incarna il forte rapporto storico tra Egitto e Roma ed è un simbolo di dialogo e comunicazione tra i due Paesi lungo migliaia di anni.

Mensa Isiaca

Si prevede che la mostra attirerà una significativa attenzione internazionale e promuoverà un’ulteriore collaborazione tra istituzioni egiziane e italiane nei campi dell’archeologia, della museologia e degli scambi culturali.

Catalogo della mostra ‘Treasures of the Pharaohs’ (ph. MoTA)
Source: MoTA
Advertisement
Articolo precedenteSaqqara: scoperta la tomba di un principe della V dinastia, Userefra
Prossimo articoloA Torino un secondo Museo Egizio?
Tiziana Giuliani

Egittofila, sin dall’infanzia appassionata di Antico Egitto, collabora con l’associazione Egittologia.net dal 2010. Ha contribuito alla realizzazione di EM-Egittologia.net Magazine (rinominato poi MediterraneoAntico) seguendone la pubblicazione già dai primi numeri e ricoprendo in seguito anche il ruolo di coordinatrice editoriale. Dal 2018 è capo redattrice di MediterraneoAntico.

Organizza conferenze ed eventi legati al mondo degli Egizi, nonché approfondimenti didattici nelle scuole di primo grado. Ha visitato decine di volte la terra dei faraoni dove svolge ricerche personali; ha scritto centinaia di articoli per la ns. redazione, alcuni dei quali pubblicati anche da altre riviste (cartacee e digitali) di archeologia e cultura generale. Dall’estate del 2017 collabora con lo scrittore Alberto Siliotti nella realizzazione dei suoi libri sull’antico Egitto.

Appassionata di fotografia, insegna ginnastica artistica ed ha una spiccata predisposizione per le arti in genere.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here