Nel contesto del progetto , promosso dal Ministero della Cultura e del Turismo turco per tutelare i più antichi siti archeologici della Turchia sud-orientale, è emersa una scoperta eccezionale a Karahan Tepe: un pilastro a forma di «T» con un volto umano scolpito nella parte superiore.

Fino a oggi, in siti come Göbekli Tepe, Karahan Tepe, Sayburç e Çakmaktepe, erano stati rinvenuti pilastri decorati con braccia, mani o animali, interpretati come simboli umani o spirituali. Questa nuova scultura, però, rappresenta un salto qualitativo: il volto ha lineamenti marcati, con orbite profonde e un naso largo e dritto, testimonianza della straordinaria abilità tecnica e artistica e l’elevato livello tecnico raggiunto dalle comunità neolitiche.
Secondo il ministro Mehmet Nuri Ersoy, si tratta di un “pezzo unico nel patrimonio preistorico mondiale”. Gli studiosi ipotizzano che questi pilastri non fossero solo simbolici, ma ritratti schematici di figure umane, forse legate a riti o memorie collettive.

La scoperta rafforza l’idea di un’“esplosione artistica” nel Neolitico antico, un periodo in cui l’arte passava da motivi astratti e naturalistici a forme più individualizzate. La comparsa del volto umano segna una svolta nella storia del pensiero simbolico.

Il progetto Taş Tepeler si distingue anche per l’uso di tecnologie avanzate di conservazione e documentazione, fondamentali per proteggere il fragile calcare anatolico. A Karahan Tepe, oltre a statue e rilievi, sono presenti strutture sotterranee ancora da decifrare, che suggeriscono un complesso sistema simbolico legato alla spiritualità e alla nascita delle prime comunità agricole.

Il momento dell’estrazione del pilastro a «T» con un volto umano scoperto a Karahan Tepe (Ph. Ministero della Cultura e del Turismo della Turchia)

Immagine di copertina: Primo piano sul volto umano nel pilastro a «T« con volto umano scoperto a Karahan Tepe. (Ph. Ministero della Cultura e del Turismo della Turchia)

Source: Ministero della Cultura e del Turismo della Turchia

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Tiziana Giuliani

Egittofila, sin dall’infanzia appassionata di Antico Egitto, collabora con l’associazione Egittologia.net dal 2010. Ha contribuito alla realizzazione di EM-Egittologia.net Magazine (rinominato poi MediterraneoAntico) seguendone la pubblicazione già dai primi numeri e ricoprendo in seguito anche il ruolo di coordinatrice editoriale. Dal 2018 è capo redattrice di MediterraneoAntico.

Organizza conferenze ed eventi legati al mondo degli Egizi, nonché approfondimenti didattici nelle scuole di primo grado. Ha visitato decine di volte la terra dei faraoni dove svolge ricerche personali; ha scritto centinaia di articoli per la ns. redazione, alcuni dei quali pubblicati anche da altre riviste (cartacee e digitali) di archeologia e cultura generale. Dall’estate del 2017 collabora con lo scrittore Alberto Siliotti nella realizzazione dei suoi libri sull’antico Egitto.

Appassionata di fotografia, insegna ginnastica artistica ed ha una spiccata predisposizione per le arti in genere.

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