Un weekend all’insegna della cultura per il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
Prosegue il calendario degli eventi organizzati per il Natale 2016, questa volta con un pensiero ai più piccoli. Torna, infatti, sabato mattina dalle 10.00 l’iniziativa “Colora l’Antico”, l’attività per bambini a cura dell’ufficio Educazione e Ricerca del MArRC.
Sempre il 17 pomeriggio, alle 17.30 “Incontro con l’archeologo” a cura della dottoressa Gabriella Coppola che illustrerà la sezione D, dedicata a Reggio romana.
Ma il clou degli eventi del fine settimana è certamente concentrato nella giornata di domenica 18 quando, alle 17.30, in Piazza Paolo Orsi, sarà inaugurato un artistico presepe napoletano, opera del maestro calabrese, Domenico Carteri, formatosi alla scuola dei “presepiari” napoletani.
Il presepe rappresenta la più autentica tradizione partenopea di un’arte che affonda le radici agli inizi del XVIII secolo e tra i cui maestri spicca il nome del più grande scultore napoletano del ‘700, Giuseppe Sanmartino.
Questo genere artistico si collega alla figura del Re Carlo III di Borbone, uno dei più convinti sostenitori dell’arte presepiale.
L’inaugurazione e l’esposizione del pezzo daranno inizio alle celebrazioni in occasione dei trecento anni dalla nascita del sovrano.Per questa ricorrenza saranno realizzate una serie di iniziative culturali che si concluderanno col convegno internazionale che si terrà nella nostra città il 27 -28 aprile 2017.
Domenica, in Piazza Orsi, saranno presenti il Direttore Carmelo Malacrino e Giacomo Oliva, Direttore del Museo Diocesano di Locri – Gerace e responsabile dei servizi educativi e didattici del MArRC.
L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione della Reale Accademia Filarmonica di Gerace e la partecipazione dello Studio di Consulenza Automobilistica Assicurativa e Finanziaria Fratelli Laface di Reggio Calabria e del dott. Antonello Iannò.
La cerimonia sarà allietata da un concerto del coro BeFree del Liceo Scientifico “L.Da Vinci”, diretto dal Mº Maria Luisa Fiore e dall’esecuzione con la tradizionale ciaramedda di pezzi ispirati al repertorio natalizio calabrese.