Il tempio di Serabit el-Khadim
Dai diari di viaggio del nostro Gilberto Modonesi, ecco un altro interessantissimo racconto: la visita a Serabit el-Khadim nell'altopiano sud-occidentale del Sinai. Il luogo era assai conosciuto in tempi antichi per le miniere di turchese e rame, e gli Egizi sfruttarono ampiamente queste risorse soprattutto durante il Medio e Nuovo Regno. Il sito ospita un tempio dedicato alla dea Hathor e uno speos dedicato al dio Thot. Buona lettura!
La stele trionfale di Pi(ankh)y
La Stele Trionfale di Piye è un monumento in granito fatto incidere dal re kushita Piye (conosciuto anche come Piankhy) per celebrare la sua conquista dell'Egitto nel corso dell'VIII secolo a.C. (XXV dinastia). Il testo della stele racconta le motivazioni religiose e morali che portarono Piye alla guerra contro Tefnakht di Sais, un principe libico della XXIV dinastia che esercitava il suo potere nel Basso Egitto. Pur essendo un testo di propaganda reale per legittimare la sovranità di Piye, il racconto inciso su questa stele costituisce la fonte principale di informazioni sullo stato politico dell'Egitto verso il 730 a.C., oltre ad essere un dettagliato resoconto della campagna militare intrapresa dal sovrano nubiano e che si concluse con la conquista di Menfi. Scoperta nel 1862 a Jebel Barkal, la stele fu trasferita dapprima al Museo Boulaq e successivamente al Museo del Cairo.
L’ombra nelle tombe di Deir el-Medina
In questo nuovo articolo, il nostro Gilberto Modonesi prende in esame un aspetto interessante delle raffigurazioni presenti in alcune tombe di Deir e-Medina e su alcuni papiri funerari, e cioè il corpo del defunto completamente annerito. Secondo molti studiosi si tratta dell'ombra del defunto, ma altrove essa viene rappresentata da un ventaglio. Qual è quindi il significato di quella figura nera? E che rapporto c'è fra l'ombra e il "ba" del defunto? Buona lettura!
A Torino un secondo Museo Egizio?
Da un accordo strategico siglato tra l’Agenzia del Demanio e l’amministrazione comunale torinese finalizzato a favorire nuovi investimenti e a rigenerare spazi urbani oggi inutilizzati, sembra che l'ex Manifattura Tabacchi (storico stabilimento industriale inattivo da anni) verrà completamente trasformato per far sorgere un nuovo centro culturale dove è prevista un'area dedicata ad una nuova sezione del Museo Egizio.
Scuderie del Quirinale: presto una mostra sull’antico Egitto
L'Ambasciata d'Italia in Egitto, in collaborazione con il Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano e il Museo delle Scuderie del Quirinale, sta organizzando un'attesissima mostra sull'antico Egitto. La presentazione ufficiale del progetto è avvenuta al Cairo i giorni scorsi, presso lo storico Museo Egizio di Piazza Tahrir. La mostra si terrà a Roma da ottobre 2025 a maggio 2026.
Saqqara: scoperta la tomba di un principe della V dinastia, Userefra
Le sabbie di Saqqara continuano a svelare sorprendenti e, questa volta, regali sorprese!
E' di venerdì scorso, infatti, la notizia della scoperta di una tomba di altissimo rango, la sepoltura del principe Userefra, figlio del sovrano fondatore della V dinastia Userkaf.
Dalla sepoltura nubiana di una donna d’élite di 4000 anni fa...
Segni individuati su scheletri di 4.000 anni fa rivelano che le donne nubiane dell'Età del Bronzo trasportavano merci e bambini piccoli sulla testa usando delle tumpline.
Tempio di Dendur: il Metropolitan Museum of Art festeggia il suo...
© Metropolitan Museum of Art
Al Metropolitan Museum of Art di New York si celebra il 50° anniversario della donazione del tempio nubiano di Dendur...
I graffiti dell’isola di Sehel
Il diario di viaggio del nostro Gilberto Modonesi ci conduce questa volta sull'isola di Sehel, a pochi chilometri da Elefantina, dove gli splendidi scorci di natura fanno da contorno alle rocce granitiche che conservano centinaia di graffiti databili fra l'Antico Regno e il Periodo Romano. Buona lettura!
Il papiro Harris
Il Papiro Harris, noto anche come Grande Papiro Harris I, è uno dei più grandi papiri ritrovati in Egitto, lungo circa 42 metri e composto da 79 tavole. Risale alla XX Dinastia (1200 a. C. ) e fu scritto dal faraone Ramesse IV in onore del padre Ramesse III. Trovato a Medinet Habu, vicino alla tomba di Ramesse III, potrebbe esser stato conservato in una biblioteca. Acquistato dall'inglese Anthony Charles Harris, è oggi al British Museum. Il papiro è unico perché, pur scritto da Ramesse IV, sembra essere raccontato in prima persona come se fosse il padre. Esso elenca i doni del sovrano padre alle divinità e narra gli eventi storici di quel periodo, con una preghiera finale per la protezione del figlio. Questa ricerca di Mario Menichetti concerne l'interpretazione e traduzione delle tavole da 1 a 13 e da 22 a 23, confrontando i caratteri geroglifici con la scrittura ieratica dell'epoca.
Il Museo Archeologico Nazionale del Sudan è stato devastato e depredato...
Venerdì scorso l'esercito sudanese ha riconquistato il Museo Archeologico Nazionale del Sudan, ma lo ha trovato devastato e completamente depredato di tutti i suoi tesori. Quello che non è stato possibile vendere al mercato nero è stato distrutto dalle forze paramilitari della Rapid Support Forces (RSF).
La festa di “Prendere Il Pastorale”
Le colonne della sala ipostila nel tempio di Esna sono decorate con iscrizioni geroglifiche che descrivono tre grandi feste celebrate nell'antica Latopolis Magna. Una di queste era la festa di "Prendere il Pastorale", detta anche "Festa della vittoria di Khnum", che si svolgeva a nord della città dove sorgevano due templi separati da una distesa d'acqua conosciuta come "Stagno Rosso". Alberto Elli, in questo nuovo Speciale, ci illustra i dettagli di questa festività analizzando il testo geroglifico accompagnato come sempre da traslitterazione, traduzione e note grammaticali commentate. Cogliamo l'occasione per ringraziare Alberto di aver condiviso ancora una volta con tutti noi il suo instancabile lavoro per il piacere della Conoscenza.
Thot Hill
In questo nuovo articolo, il nostro Gilberto Modonesi ci condivide un suo vecchio diario di viaggio in cui racconta la sua ascesa alla cosiddetta "Thot Hill", un sito sperduto fra le montagne tebane dove si trovano i resti di un tempio faraonico. Buona lettura!
Frammenti del papiro di Senemnetjer ritrovati al Castello del Buonconsiglio di...
Durante i lavori di sistemazione dei reperti egizi al Castello del Buonconsiglio di Trento sono stati trovati quattro frammenti appartenenti al Papiro di Senemnetjer, di cui un altro frammento è conservato al Museo Archeologico di Firenze. Il papiro era stato ritrovato a Saqqara ed è databile ai regni di Hatshepsut e Thutmosi III.
La bella riunione
Dal XIII al I secolo a. C. in Egitto si teneva una cerimonia per unire la dea Hathor e il dio Horus. Ripresa in bassorilievi e testi al tempio di Edfu, la cerimonia è descritta dettagliatamente nei volumi di Émile Chassinat e Maurice Alliot. I preparativi duravano due settimane a Dendera, con la barca di Hathor rimorchiata verso Edfu. Il viaggio durava quattro giorni, con tappe religiose importanti e all'arrivo, i riti di incontro tra le divinità includevano sacrifici e celebrazioni. A differenza di altri riti, questa festa era aperta al pubblico, con grande partecipazione popolare.
Cibo dell’antico Egitto: tra vita, morte e culto
Vi siete mai chiesti che aspetto avesse il pane preparato dagli antichi Egizi? Era diverso da quello che prepariamo oggi? Quali ingredienti aggiungevano? Cosa mangiavano? Come conservavano il cibo? Quali strumenti utilizzavano? Esistevano rituali specifici associati al cibo nell'antico Egitto? Questo cibo faceva parte delle celebrazioni religiose?
Se queste domande stuzzicano la nostra curiosità, possiamo trovare le risposte visitando la nuova mostra temporanea organizzata dal Museo Egizio del Cairo (quello in piazza Tahrir), intitolata "Cibo dell'antico Egitto: tra vita, morte e culto".
Qualche spigolatura sulle piramidi menfite e i loro costruttori
In questo nuovo articolo, il nostro Gilberto Modonesi ci racconta storie ed aneddoti legati ai costruttori delle piramidi, da Snefru ad Amenemhat III. Buona lettura!
Inaugurazione della casa dell’Orto Botanico di Pompei
Il 14 marzo, in occasione della Giornata nazionale del Paesaggio, apre al pubblico la Casa dell'Orto Botanico a Pompei, nota anche come Casa di Nesso. Questo spazio verde di oltre 800 mq riunisce specie botaniche coltivate nell'antica città, come alberi da frutta e piante medicinali. Durante l'apertura, ci sarà un percorso guidato sulla potatura del verde. Si può prenotare per il gruppo fino alle ore 12 del 13 marzo via email. Il progetto coinvolge anche ragazzi con autismi e disabilità cognitive, promuovendo l'agricoltura sociale nel sito archeologico. La Giornata nazionale del Paesaggio mira a sensibilizzare sui valori della tutela del paesaggio.
Porta Stabia, le ultime ricerche sull’area delle tombe
Pubblicato oggi sul sito del Parco Archeologico il nuovo e-journal intitolato: Rubbish and public memory at the Stabian Gate: when archaeology defines an urban gateway. L’articolo è scritto da vari autori e si inserisce nei progetti di ricerca del Parco archeologico di Pompei. Tra il 2021 e il 2024, lo scavo delle tombe a Porta Stabia ha studiato l'accesso alla città e i cambiamenti storici. Sono stati identificati riempimenti del II secolo a. C. e rifiuti urbani nell'area. Il testo è stato rivisto da Talia Smith ed è parte di un progetto con l'École française de Rome.
Storie di fantasmi nell’Antico Egitto: la tomba di Nebusemekh
La raccolta di vari frammenti di ostraka conservati in diversi musei del mondo ha reso possibile la ricostruzione di una vera e propria "ghost-story", una storia di fantasmi accaduta nell'Egitto di 3000 anni fa. Lo spirito dell'ufficiale Nebusemekh appare nel sonno ad un uomo, lamentandosi con lui del suo triste vagabondare nell'Aldilà a causa delle condizioni rovinose in cui versava la sua tomba terrena. L'uomo racconta l'accaduto al Sommo Sacerdote di Amon a Karnak, Khonsuemheb, il quale ... ... ... ce lo racconta Piero Cargnino in questo suo nuovo articolo. Buona lettura!