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Truffe nell’antico Egitto ?

Gli Antichi Egizi lasciarono molte mummie animali, avvolte e sepolte come quelle umane. Questi animali non erano realmente mummificati, ma imbalsamati per scopi religiosi, spesso venduti ai devoti che cercavano benedizioni. In Egitto, sono state trovate catacombe piene di animali imbalsamati, ma molti di questi erano falsi, creati per soddisfare la domanda. Gli esperti dell'Università di Manchester hanno analizzato oltre 800 mummie e scoperto che un terzo non conteneva resti animali. Utilizzando tecnologie avanzate, hanno trovato ad esempio, mummie di coccodrillo fatte di cuccioli e materiali come fango e ramoscelli.

La tomba di Tutankhamon è in pericolo: deterioramento strutturale e rischio...

A oltre 100 anni dalla sua scoperta, la tomba di Tutankhamon nella Valle dei Re a Luxor versa in condizioni critiche. Gli studiosi avvertono che si tratta del momento di maggiore fragilità dalla sua apertura nel 1922. Le principali cause del deterioramento sono infiltrazioni d’acqua, crepe nei soffitti, crescita di funghi e l’instabilità della roccia su cui la tomba è scavata.

Colosseo. Riapre il Passaggio di Commodo

Recentemente è stato aperto al pubblico per la prima volta un corridoio sotterraneo del Colosseo noto come “Passaggio di Commodo”. Si tratta di un antico percorso riservato agli imperatori romani, che collegava il palco imperiale (il “pulvinar”) direttamente all’esterno dell’anfiteatro, permettendo loro di entrare e uscire senza farsi vedere dalla folla.

La cucina dei faraoni

Gli antichi Egizi sapevano esprimersi anche a tavola. La loro cucina era particolare e ben studiata e i loro menù erano almeno pari al livello tecnologico da essi raggiunto. Il popolo si cibava prevalentemente di cereali, mentre la tavola dei nobili non mancava di ricette che rendevano più appetitosi i loro piatti.

Il papiro Westcar

Il Papiro Westcar contiene una serie di racconti narrati dai figli del re Khufu (Cheope), storie accadute in tempi antichi, con protagonisti maghi, miracoli e interventi soprannaturali. È uno dei più importanti testi della letteratura egizia antica ed è uno degli esempi più antichi di narrativa fantastica utilizzata a scopo politico o propagandistico. Il papiro risale alla XII dinastia, ma il manoscritto giunto fino a noi - conservato al Museo Egizio di Berlino - è forse una copia posteriore della XIII dinastia.

Dalla necropoli di Saqqara un capolavoro senza precedenti: una statua di...

Uno studio recentemente pubblicato sul Journal of Egyptian Archaeology, firmato dal dottor Zahi Hawass e dalla dottoressa Sarah Abdoh, getta nuova luce sull'arte funeraria dell'antico Egitto. La ricerca descrive una statua unica nel suo genere, risalente alla V dinastia (circa 2500-2350 a.C. ca), trovata nel 2021 a Gisr el-Mudir, un'area archeologica nota anche come il Grande Recinto situata a poche centinaia di metri a ovest della Piramide a gradoni di Djoser. Si tratta di una straordinaria scoperta archeologica.

Chiusa per 3.400 anni, la tomba di Amenhotep “Il Magnifico” apre...

Chiusa per 3.400 anni, la tomba di Amenhotep “Il Magnifico” apre oggi per la prima volta al pubblico. Dopo oltre venti anni di restauro torna a splendere la sepoltura di uno dei faraoni più potenti e raffinati della XVIII dinastia.

Gli annali di Harsiotef

La stele JE 48864 conservata al museo del Cairo è attribuita a Harsiotef, re kushita che è vissuto fra il 400 e il 370 a.C. circa. Anche questa stele proviene da Jebel Barkal, luogo sacro al dio Amon nel mondo nubiano. Nel testo vengono citate numerose campagne militari, facendo pensare che Harsiotef fosse un sovrano attivo militarmente. Dal racconto della stele si evidenzia ancora una volta la tendenza di questi re kushiti ad adottare simboli religiosi e rituali egizi per legittimare la propria autorità.

Rara figura del dio egizio Ptah-Pateco scoperta in un’antica città nella...

Una rara figura del dio egizio Ptah-Pateco è stata scoperta in un'antica città nella Turchia sud-orientale. Gli scavi nel sito di Commagene hanno portano alla luce amuleti in faience unici, testimoniando per la prima volta la presenza di Pateco in Anatolia.

Setne, il precursore egizio di Dante Alighieri

Fra i racconti letterari più affascinanti dell’Antico Egitto c'è sicuramente quello di Setne e del figlio Siosiri. Risalente al periodo greco-romano, ma ambientato nel Nuovo Regno, il testo racconta di come Siosiri abbia accompagnato il padre Setne in un viaggio nell'oltretomba dove le anime ricevono ricompense o punizioni in base alle azioni compiute in vita. È una sorta di racconto morale che avrebbe influenzato anche testi religiosi di epoche successive ai quali si sarebbe ispirato Dante Alighieri nella stesura della Divina Commedia.

A Taposiris Magna scoperto un importante porto tolemaico mai documentato

Presso il sito archeologico di Taposiris Magna, situato lungo la costa occidentale di Alessandria d’Egitto, la missione guidata dalla dottoressa Kathleen Martinez ha portato alla luce una scoperta di grande rilievo: i resti sommersi di un antico porto, collegato direttamente al tempio e al Mar Mediterraneo.

Le tombe dipinte di El-Muzawwaga

Dai diari di viaggio del nostro Gilberto Modonesi rileggiamo un breve racconto sulle tombe dipinte di El-Muzawwaga, nell'oasi di Dakhla, deserto occidentale dell'Egitto. Si tratta di tombe datate all’epoca romana con uno stile decorativo misto di motivi tradizionali egizi e elementi classici romani e greci. Le due sepolture più importanti sono quelle di Petubasti e di Petosiri. Buona lettura!

Scoperta stele con nuova versione completa del Decreto di Canopo di...

Una scoperta archeologica eccezionale è stata recentemente annunciata dal Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano: è tornata alla luce una stele in pietra che rappresenta una nuova versione completa del celebre Decreto di Canopo, emanato nel 238 a.C. da Tolomeo III Evergete I.

L’arredamento nell’Antico Egitto

Gli antichi Egiziani vivevano in case di diverse forme e dimensioni, a seconda del loro rango. Le abitazioni variavano da semplici rifugi rurali a ricche dimore urbane e includevano vari tipi di arredi realizzati principalmente in legno, decorati con avorio, ceramica e altri materiali. Lo studio degli arredi aiuta a capire la cultura egiziana, considerando l'antropometria, le necessità dei proprietari e le abilità degli artigiani. Questo nuovo speciale di Pietro Testa esplora anche l'organizzazione del lavoro e l'impatto dell'artigianato sulle grandi opere architettoniche, oltre a presentare esempi di arredi in realtà virtuale e accenni agli ostraca dei falegnami che documentavano i lavori e riflettevano la loro umanità.

I sette viaggi di Sindbād il Marinaio. Le Mille e Una...

In copertina: dettaglio dell'illustrazione di E. Dulac "La nave si scaglia contro una roccia", WikiCommons. Modificato da Chiara Lombardi per MediterraneoAntico «Siamo in Oriente: per...

Da Vindolanda Trust: a Magna Romana, scarpe antiche… XXL!

Gli archeologi del Vindolanda Trust continuano a regalarci sorprese: questa volta, dal sito romano di Magna – una delle roccaforti lungo il celebre Vallo di Adriano – è emersa una scoperta inaspettata… scarpe romane taglia gigante! Chi poteva indossare scarpe così grandi?

Da un nuovo mosaico di Piazza Armerina spunta un paio di...

Gli scavi alla Villa del Casale stanno portando alla luce stupefacenti disegni del IV secolo d.C. Due giovani archeologi hanno visto apparire sotto i loro occhi un paio di sandali infradito.

Egitto: scoperta un’antica città cristiana nel Deserto Occidentale

Un’importante scoperta archeologica è stata fatta ad Ain al-Kharab, nella zona archeologica islamica e copta dell'Oasi di Kharga, nel Deserto Occidentale egiziano, dove è stata trovata una città cristiana risalente ai primi anni del cristianesimo.

Svelata la ricetta del Garum

Un recente studio condotto da archeologi e genetisti ha svelato la ricetta del garum, la celebre salsa di pesce fermentato molto amata nell’antica Roma. Analizzando il DNA dei resti di pesci trovati in una vasca di salagione del sito romano di Adro Vello in Galizia (Spagna), risalente al III secolo d.C., gli studiosi hanno identificato la sardina europea (Sardina pilchardus) come ingrediente principale del garum iberico. La fermentazione del pesce, resa possibile dall’uso del sale, produceva una salsa ricca di sale e glutammato, simile ai moderni insaporitori. Esistevano diverse varianti a seconda degli ingredienti aggiunti (es. pepe, aceto, vino, olio, acqua). Il garum era molto richiesto e veniva esportato in tutto l’Impero, soprattutto dalle coste dell’Andalusia e del Nord Africa, dove si trovavano grandi impianti di produzione. Come abbiamo già detto, la salsa veniva prodotta attraverso un processo di decomposizione del pesce, ciò ha reso molto difficile il riconoscimento delle specie ittiche trovate nelle vasche di salagione, in quanto i processi di fermentazione accelerano il degrado del materiale genetico. Nonostante tutto, grazie alle moderne tecnologie, gli studiosi sono riusciti ad individuare il tipo di pesce utilizzato quale ingrediente base; e non solo. In altri siti di produzione di garum sono stati trovati anche resti di altre specie, come aringhe, merluzzi, sgombri e acciughe. Lo studio del Centro Interdisciplinare di Ricerca Marina e Ambientale (CIIMAR) dell'Università di Porto, pubblicato su Antiquity, ha anche evidenziato una maggiore purezza genetica delle sardine antiche rispetto a quelle moderne. Inoltre, l’uso del DNA antico apre nuove possibilità per approfondire le abitudini alimentari e i commerci del mondo romano.

Da Nimrud una prova di immersioni subacquee di 3000 anni fa?...

Al British Museum è conservato un bassorilievo proveniente da Nimrud, città dell’antico Impero neo-assiro, risalente al regno di Assurnasirpal II (865 a.C. circa): era parte della decorazione del suo palazzo a Nimrud.