Balat, la mastaba di Khentika
Nel sito di Qila el-Debba, presso l'oasi di Dakhla, sorgono i monumenti funerari di quattro governatori vissuti durante i regni di Pepi I e Pepi II (VI dinastia). Uno di loro si chiamava Khentika, e con la guida dell'amico Gilberto Modonesi andiamo ad esplorare la sua mastaba. Buona lettura!
Le orme dei piedi
È sempre esistito il desiderio di lasciare un segno della propria presenza nei luoghi sacri. Gli antichi egizi usavano impronte di piedi graffite nella pietra per comunicare con le divinità. Il tempio di Khonsu ha 334 graffiti di impronte. I testi accompagnano le orme e sono incisi dai preti. Anche a Saqqara si trovano impronte nei graffiti che esprimono pietà per i defunti.
Luigi Vassalli: un egittologo tra l’impeto della guerra e l’emozione dell’arte
Tra i personaggi importanti per l'Egittologia moderna in Italia, non possiamo non ricordare Luigi Vassalli. Studente brillante all'Accademia di Brera, è stato esule politico a causa di un complotto contro il governo austriaco. Durante l'esilio, ha vissuto in Svizzera, Francia e Inghilterra, prima di giungere in Egitto nel 1841. Ha anche lavorato nel governo di Alessandria e ha contribuito al "Comitato di Soccorso" per gli esuli italiani. A Smirne, è diventato un collaboratore di Mohamed Said e ha intrapreso attività archeologiche, ricevendo l'incarico di Ispettore agli Scavi.
Il trionfo di Horus
Negli anni Trenta, alcuni egittologi hanno cercato testi teatrali dell'antico Egitto, trovando riti che potevano essere considerati drammi sacri. Nel 1933, il prof. H. W. Fairman tradusse un testo del tempio di Edfu, collegando rappresentazioni e testi. Nel 1971, "Il trionfo di Horus" è stato recitato da studenti su un palco pubblico.
La tomba di Nefer-Abu a Deir el-Medina
La tomba n° 5 nel Villaggio degli Operai a Deir el-Medina appartiene a Nefer-Abu, un operaio vissuto durante il regno di Ramesse II.
Il tesoro di Dush
Nell'oasi di Kharga si trova il sito archeologico di Dush, che conserva le rovine di un forte romano e di un tempio dedicato a due divinità di origine egizia, Serapide e Iside, ma il cui culto era ampiamente diffuso anche nel mondo greco-romano. Nonostante sia al di fuori delle rotte turistiche "tradizionali", il sito di Dush aveva grande importanza strategica in epoca romana per il controllo delle rotte commerciali fra l'Africa subsahariana e il Mediterraneo. La sua importanza è tornata in auge anche in tempi moderni dopo la scoperta di un "tesoro" nel 1989.