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Gudea di Lagash – La costruzione del tempio di Ninjirsu - Cilindro A
A XXVII.2 – 734
e
2
sa.la2
.a.bikeš
3
.ki
aratta.ki na.ri.ga.am 3[e
2
sa.la2
.a]
.ak.biKeš
3
ki
Aratta
ki
na.ri.ga.am 3La sua “casa del legare la corda” è pura (?) come (?) Kesh e Aratta;
[e
2
sa.la2
.a]
.ak.bi: “sein ‘Haus der Sehnenbindung’” (GSG1.97, 138), “la sua ‘casa del legare la corda’”;
“Casa in cui si legano i tendini” (PRCT.50); uno egli innumerevoli ambienti amministrativi legati al
tempio Eninnu; sa “sinew, tendon; cord; net; mat; bundle; string of a musical instrument” (SL); la
2
.a è un
infinito in .a (GSG1.138); si tratta del verbo composto sa...lal/la
2
“to stretch the net; to sweep; to tie with
cords ('net' + 'to stretch')” (SL), “étendre, étirer; lancer le filet; lier” (PLS.91); “to tie up; to strech a net
out” (PSD2.204). Il .bi ritengo sia riferito al tempio, mentre qui e
2
dovrebbe riferirsi a una sala del
tempio
keš
3
.ki
aratta.ki na.ri.ga.am 3: Falkenstein traduce “Keši und Aratta haben es geläutert” (GSG1.136), dove
considera
na.ri.gacome participio attivo, in
costruzione Meshanepada
(“das Keši (und) Aratta gereinigt
haben”, GSG2.34, 54); in GSG1.144 lo presenta invece come participio passivo/intransitivo “geläutert”.
Il verbo na.ri.g(a) “geläutert werden” viene dato quale verbo transitivo usato quale intransitivo/passivo
(GSG2.62). Sia SL che PLS.120 danno un verbo na…rig significante “ispezionare; consigliare”
(na.še3
…rig); non trovo quindi il senso “purificare”; PSD2.176 riporta un na.deg(RI) “to consecrate,
purify”. La copula enclitica am
3
viene da Falkenstein assunta sostituire un caso locativo : “auf sein Esala,
das Keši (und) Aratta gereinigt haben” (GSG2.34). Per la costruzione asindetica Keš
3
ki
Aratta
ki
, vedi
GSG2.40. Dovrebbe essere [Keš
3
ki
Aratta
ki
].e, con marker dell’ergativo (GSG2.54). Per il segno keš
3
vedi LEC.361, MEA.546; per aratta
[LAM.KUR.RU] cfr. aratta [LAMxKUR+RU] “heavy; important;
praise, glory” in PSD2.21. La localizzazione della città di Kesh è incerta; probabilmente si trovava a sud-
est di Adab, forse nei pressi della moderna Tell Jidr. Patrona della città era la dea Ninhursaj “la signora
della montagna”. La città di Aratta era situata sui monti Zagros, nei pressi del sito archeologico di Godin,
a una decina di km ad est di Kangavar, nel Kurdistan meridionale, in Iran. Secondo la leggenda, quando
gli dei per la prima volta scesero sulla terra, costruirono la città di Aratta sulle più alte cime dei monti,
per essere più vicini al cielo.
A XXVII.3 – 735
e
2
.sa.du 8 .a.bipirij
huš.am 3[e
2
sa.du 8.a]
.ak.bi[pirij huš].am
3
la sua “Casa dello sciogliere la corda” è un leone feroce
[e
2
sa.du 8.a].
ak.bi: “sein ‘Haus der Sehnenlösung’” (GSG1.97, 138); “Casa in cui si sciolgono i tendini”
(PRCT.49). Per la costruzione, vedi A XXVII.2; du
8
[GABA]: “to crack, loosen, open” (SL); “to open, to
loosen, to release” (TSL.300)
pirij
(3)
: vedi A II.10
huš : vedi A VIII.6