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Gudea di Lagash – La costruzione del tempio di Ninjirsu - Cilindro A
ru
2
: “ériger” (PLS.120); “ to build, make; to mould, cast; to erect something on the ground; to raise up; to
set up; to plant; to fasten, apply” (SL, s.v. du
3
) lo stesso segno potrebbe leggersi du
3
“costruire” (così
GSG1.164). Credo che il senso sia: “ci volle un giorno di lavoro per erigere ognuna delle grosse lastra di
pietra”
A XXIII.4 - 621
ud
imin.kam.ma.kae
2
.e im.mi.dab
6
[ud
imin.ak.am 3.ak].a e
2
.e i
3
.ni.n.dab
6
nel settimo giorno egli circondò il tempio.
[ud
imin.ak.am 3.ak].a : “am siebten Tag” (GSG1.85, 86); i numeri ordinali sono costruiti a partire dai
cardinali aggiungendovi il marker del genitivo e la copula enclitica, seguita eventualmente, come qui, da
un altro marker del genitivo pleonastico (PGS.43; TSL.83; GSG2.32, 57); la .a finale è il marker del
locativo (GSG2.112)
e
2
.e i
3
.ni.n.dab
6
: vedi A XXII.14. Ossia: “nel settimo giorno finì di erigere le stele tutt’attorno al tempio”;
“es handelt sich um insgesamt sechs Stelen, die an verschiedenen Stellen in Eninnu-Komplex aufgestellt
worden sind” (GSG2.50n7). Le stele sono sei e i loro nomi sono poi dati in A XXIII.8 – A XXIV.7
A XXIII.5 - 622
na
da.bi kun.še 3 mu.na 2 na.ak da.bi kun.še 3 mu.n.na2
(.na
2
)
Egli dispose i lati delle stele per (formare) un bacino (?);
na
da.bi: “die aufgestellte (?) Stele” (GSG1.33); Falkenstein intende ‘da’ quale variante di da
5
(dab
6
)
“circondare” e legge
da.a.bi.con da.a participio passivo “sein aufgestelltes (?)” (GSG1.130-131).
Preferisco vedervi una costruzione col genitivo anteposto e dare a ‘da’ il valore “side” (SL): le stele,
poste attorno al tempio, assumono la forma di un bacino (?). Lett. “della stele, il suo lato”, con singolare
per il plurale
kun.še 3: con marker del terminativo (GSG2.133); kun: “tail; reservoir, storage basin, outlet (of a canal)”
(SL), “queue; poignée; orifice d’un tuyau; réservoir d’un canal” (PLS.87); “tail, canal outlet” (PSD2.146)
kun.še 3 mu.na2
: “er liess sie am Becken lagern” (GSG1.167); per na
2
(nu
2
) “liegen lassen”, vedi A XIII.16.
Dal confronto coi due versi successivi, ci si aspetterebbe una reduplicazione
hamtu
, indicante pluralità di
oggetti (cfr. GSG2.65n4)
A XXIII.6 - 623
[
šim
]
.še
3
mu.
[
dim
2
]
.dim
2
šim.še 3mu.n.dim
2
.dim
2
le lavorò a forma di vasca(?)
šim.še 3: col marker del terminativo “bei den Verben des zu etwas Machens” (GSG2.135); Falkenstein non
traduce šim; il significato usuale di šim (cfr. A VIII.11) non mi sembra possa dare qui un senso
accettabile; in A XXIX.V compare ancora šim riferito a un oggetto in pietra, dove il contesto suggerisce
un senso tipo “vasca, bacino” o simili; infatti PSD2.238 riporta ŠIM “type of basin”