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9

Traduzione continua

303

…?… per te uscirà,

304

Il giorno costruirà per te il tempio,

305

la notte lo farà crescere per te.

306

Dal sud legno-halub

307

(e) legno-nehan per te farò salire;

308

dall’altopiano cedro, cipresso e ginepro insieme ti porterò;

309

dalla montagna dell’ebano,

310

ebano ti porterò;

311

nella montagna delle pietre, grosse pietre della montagna

312

in blocchi per te farò tagliare.

313

In questo giorno il fuoco toccherà il tuo braccio,

314

e possa tu allora conoscere il mio segno!”

315

Gudea si alzò – era un sonno;

316

si spaventò – era un sogno.

A XII.14 – XIII.15

Rinvigorito dalle assicurazioni del suo dio, Gudea procede nella sua iniziativa, ricorrendo dapprima

all’oracolo, che fu subito favorevole, e poi riappacificando il suo popolo, in modo che risultasse gradito agli

dei, il tutto accompagnato da sacrifici e scongiuri.

317

All’ordine emanato da Ninjirsu

318

egli piegò la testa.

319

Un bianco capro egli esamina:

320

il capro egli esaminò: il suo presagio era favorevole:

321

a Gudea il desiderio di Ninjirsu

322

come il giorno divenne chiaro.

323

Ha sperimentato grandi cose e grandi cose ora mette in atto.

324

Il governatore nella sua città come (a? ) un uomo solo

325

istruzioni diede.

326

La terra di Lagash come figli di un’unica madre fu d’accordo con lui.

327

Aprì le manette, strappò le pastoie,

328

stabilì ..?.., rigettò le querele legali (?),

329

il crimine contro questa casa allontanò.

330

Alla frusta e al pungolo sciolse la lingua,

331

e lana di pecora gravida prese in mano (?).

332

La madre non gridò al (suo) bambino;

333

il bambino a sua madre un’accusa

334

non rivolse.

335

Allo schiavo che aveva sbagliato (?),

336

il suo padrone la testa non percosse.

337

A un schiava che è stata trascinata prigioniera,

338

la sua padrona in faccia non percosse.

339

Al governatore, colui che deve costruire l’Eninnu,

340

a Gudea, la sua querela nessuno portò.

341

Il governatore la città purificò:

342

col fuoco la purificò.

343

La persona ritualmente impura, quella orribile (a vedersi), il …?…,

344

dalla città egli espulse.

A XIII.16 – XIV.6

Esaurite tutte le cerimonie preliminari, Gudea passa ai preparativi immediati, in cui la scelta del mattone è

essenziale.

345

Riguardo al telaio dello stampo del mattone, egli offrì un capro

346

e dal capro un presagio sul mattone richiese.

347

Al suo pozzo per l’estrazione dell’argilla attentamente guardò;

348

il pastore, chiamato per nome da Nanshe, con signoria pose (l’argilla).

349

Sul telaio dello stampo del mattone egli incise il piano,