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Traduzione continua

194

Nel tempio con gioia da lui entrò.

A VIII.1-12

Si dà ora inizio ai preparativi remoti; viene dapprima scelta l’area in cui sarà elevato il nuovo tempio,

purificandola con fumigazioni e scongiuri e con profusione di offerte cruente.

195

Gudea dal santuario Eninnu con (viso) radiante uscì.

196

Da allora (?) verso il tempio tutti i giorni passò

197

(e) tutte le notti passò .

198

Tutte le alture livellò, i presagi rigettò (?);

199

gli sputi magici dalla strada allontanò.

200

Verso Shugalam, il luogo terribile, il luogo del giudizio,

201

il luogo dal quale Ninjirsu guarda tutte le terre,

202

una pecora ingrassata, un montone a coda grossa, un capro nutrito a orzo il governatore

203

sulla pelle di una capra vergine depose.

204

Ginepro, la pura pianta della montagna, nel fuoco pose;

205

di resina di cedro, il profumo degli dei,

206

il suo fumo fece salire (?).

A VIII-13 – XII.13

Le cerimonie ora ricordate sono accompagnate da una fervida preghiera al dio della città, che per incoraggiare

ulteriormente il governatore gli fa avere un secondo sogno, nel quale Ninjirsu promette aiuto concreto per la

realizzazione del progetto, assicurando l’approvazione del mondo divino mediante un oracolo favorevole.

207

Davanti al suo re pubblicamente si levo, a lui una preghiera portò.

208

Davanti a tutti da lui andò e a lui porse omaggio:

209

“O mio re Ninjirsu, signore che respinge le acque furiose,

210

vero signore, generato dalla Grande Montagna,

211

guerriero che non ha sfidante,

212

Ninjirsu: io costruirò a te il tuo tempio,

213

ma non ho il mio presagio.

214

O eroe, ciò che è conveniente tu hai comandato,

215

figlio di Enli, signore Ninjirsu,

216

(ma) il suo significato da te io non l’ho saputo.

217

Il tuo volere come il mare ondeggia,

218

come un’inondazione mette sottosopra,

219

come una sorgente rumoreggia,

220

come nere potenti acque le città (?) distrugge,

221

come una tempesta contro i paesi ribelli incorna,

222

O mio re, il tuo volere è una sorgente che non viene diminuita;

223

o eroe, il tuo volere è vasto come il cielo!

224

O figlio di Enlil, signore Ninjirsu,

225

io che cosa conosco da te?”

226

Per la seconda volta (?) a colui che giaceva profondamente addormentato

227

presso la (sua) testa stette e brevemente lo toccò:

228

“Di ciò che tu costruirai per me, di ciò che tu costruirai per me,

229

o governatore, della mia casa, di ciò che tu costruirai per me,

230

o Gudea, della mia casa, della (sua) costruzione, il suo presagio io voglio darti,

231

del mio volere divino, le stelle del cielo puro voglio annunciarti.

232

Il mio tempio, l’Eninnu che An ha fondato,

233

la cui potenza è grandissima (?), sorpassando tutte le altre potenze,

234

il tempio che il suo signore guarda da lontano,

235

davanti al cui grido, simile a (quello di) un uccello-Anzud,

236

il cielo continuamente trema:

237

il suo terribile splendore raggiunge il cielo;

238

il grande timore del mio tempio si posa su tutte le terre.

239

al suo nome tutte le terre straniere si riuniscono dai confini del cielo;

240

(anche) Magan (e) Meluhha dalle loro montagne scenderanno.