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Traduzione continua
569
è l’uccello-Anzud che protegge il suo piccolo con le ali.
570
Nel tempio un quarto quadrato tracciò:
571
è una pantera che abbraccia un leone feroce.
572
Nel tempio un quinto quadrato tracciò:
573
è il cielo blu in tutto il suo splendore.
574
Nel tempio un sesto quadrato tracciò:
575
è il giorno delle offerte, che porta abbondanza.
576
Nel tempio un settimo quadrato tracciò:
577
è l’Eninnu che illumina il Paese di Sumer all’alba con la luce della luna.
578
Il legno dei telai delle porte pongono:
579
esso è come una corona portata nel cielo blu.
580
Presso (?) un telaio di legno si sedette:
581
esso è come una grande casa che abbraccia il cielo.
582
(Quando) costruì il tempio, vi appose un’impalcatura in legno (??):
583
essa è come la palude di Nanna e il … di Enki.
584
Essi fanno crescere il tempio come una montagna,
585
come una nuvola fino al centro del cielo lo fanno fluttuare,
586
come un toro gli fanno alzare le corna,
587
come l’albero-gishgana dell’Abzu su tutte le terre gli fanno alzare la testa.
588
Il tempio come una montagna in cielo e in terra la testa verso il cielo alza:
589
esso è come un cedro lussureggiante, cresciuto in un luogo di erba gigante (?).
590
L’Eninnu tra gli edifici di Sumer splendidamente decora.
591
Nel tempio (travi di) legno pongono:
592
esse sono come draghi dell’Abzu che escono (tutti) insieme,
593
esse sono come … del cielo (?) …,
594
esse sono come un enorme serpente della montagna che determina il destino.
595
I giunchi tagliati per il tempio sono come serpenti dei monti che dormono (tutti) insieme.
596
Le sue parti superiori sono coperte di lussureggiante cedro e cipresso.
597
Nei santuari interni bianco cedro, bello a vedersi, pongono.
598
Con buon profumo ed olio prezioso si prendono cura di esso.
599
Il muro in fango del tempio è decorato con l’abbondanza dell’Abzu;
600
nel suo Agarka vi appendono (?).
601
Il santuario dell’Eninnu è tintinnante (?) … mano di An (?).
602
Il governatore il tempio costruì, lo fece crescere:
603
come una grande montagna lo fece crescere.
604
Le fondamenta del suo Abzu, grossi pali, nella terra pose,
605
(così profondi che) con Enki in Eangurra
606
essi possono consultarsi.
607
Con fondazioni celesti, quali guerrieri, egli circondò il tempio:
608
nel luogo di libagione degli dei essi bevono acqua.
609
Egli rese stabile l’Eninnu con (?) grossi pali (?)
610
(quali) suo mago (protettore), lo costruì.
611
I freschi pioppi della sua città piantò,
612
così che dessero la loro ombra.
A XXII.20 – XXX.14
Completata la costruzione in tutte le sue parti, Gudea passa alla seconda fase dell’operazione, cioè
l’arredamento. Vengono dapprima collocate nei vari ambienti le statue delle divinità, del sovrano attuale, ma
anche quelle dei suoi predecessori, in tutto sette, che sarebbero state per sempre davanti alle divinità per
implorare benedizione sempiterna per la casa regnante, e poi i simboli del potere di Ninjirsu, cioè le immagini
o stendardi dei mostri da lui sconfitti nelle battaglie cosmiche, perché ricordassero a tutti i visitatori le gesta
gloriose del dio di Lagash (XXV.24-XXVI.19).
613
La sua arma Sharur come un grande stendardo presso Lagash conficcò,
614
in Shugalam, il suo luogo terribile, egli (la) pose,
615
così che il terrore diffondesse. Sul trono di Jirnun, il suo luogo del giudizio,
616
colui che provvede a Lagash come un grande toro le corna alzò.
617
Le grandi pietre che egli in blocchi vi riportò:
618
in un anno (le) portò, in un anno (le) lavorò;
619
due giorni o tre giorni non lasciò passare (inoperosi).