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14

Traduzione continua

569

è l’uccello-Anzud che protegge il suo piccolo con le ali.

570

Nel tempio un quarto quadrato tracciò:

571

è una pantera che abbraccia un leone feroce.

572

Nel tempio un quinto quadrato tracciò:

573

è il cielo blu in tutto il suo splendore.

574

Nel tempio un sesto quadrato tracciò:

575

è il giorno delle offerte, che porta abbondanza.

576

Nel tempio un settimo quadrato tracciò:

577

è l’Eninnu che illumina il Paese di Sumer all’alba con la luce della luna.

578

Il legno dei telai delle porte pongono:

579

esso è come una corona portata nel cielo blu.

580

Presso (?) un telaio di legno si sedette:

581

esso è come una grande casa che abbraccia il cielo.

582

(Quando) costruì il tempio, vi appose un’impalcatura in legno (??):

583

essa è come la palude di Nanna e il … di Enki.

584

Essi fanno crescere il tempio come una montagna,

585

come una nuvola fino al centro del cielo lo fanno fluttuare,

586

come un toro gli fanno alzare le corna,

587

come l’albero-gishgana dell’Abzu su tutte le terre gli fanno alzare la testa.

588

Il tempio come una montagna in cielo e in terra la testa verso il cielo alza:

589

esso è come un cedro lussureggiante, cresciuto in un luogo di erba gigante (?).

590

L’Eninnu tra gli edifici di Sumer splendidamente decora.

591

Nel tempio (travi di) legno pongono:

592

esse sono come draghi dell’Abzu che escono (tutti) insieme,

593

esse sono come … del cielo (?) …,

594

esse sono come un enorme serpente della montagna che determina il destino.

595

I giunchi tagliati per il tempio sono come serpenti dei monti che dormono (tutti) insieme.

596

Le sue parti superiori sono coperte di lussureggiante cedro e cipresso.

597

Nei santuari interni bianco cedro, bello a vedersi, pongono.

598

Con buon profumo ed olio prezioso si prendono cura di esso.

599

Il muro in fango del tempio è decorato con l’abbondanza dell’Abzu;

600

nel suo Agarka vi appendono (?).

601

Il santuario dell’Eninnu è tintinnante (?) … mano di An (?).

602

Il governatore il tempio costruì, lo fece crescere:

603

come una grande montagna lo fece crescere.

604

Le fondamenta del suo Abzu, grossi pali, nella terra pose,

605

(così profondi che) con Enki in Eangurra

606

essi possono consultarsi.

607

Con fondazioni celesti, quali guerrieri, egli circondò il tempio:

608

nel luogo di libagione degli dei essi bevono acqua.

609

Egli rese stabile l’Eninnu con (?) grossi pali (?)

610

(quali) suo mago (protettore), lo costruì.

611

I freschi pioppi della sua città piantò,

612

così che dessero la loro ombra.

A XXII.20 – XXX.14

Completata la costruzione in tutte le sue parti, Gudea passa alla seconda fase dell’operazione, cioè

l’arredamento. Vengono dapprima collocate nei vari ambienti le statue delle divinità, del sovrano attuale, ma

anche quelle dei suoi predecessori, in tutto sette, che sarebbero state per sempre davanti alle divinità per

implorare benedizione sempiterna per la casa regnante, e poi i simboli del potere di Ninjirsu, cioè le immagini

o stendardi dei mostri da lui sconfitti nelle battaglie cosmiche, perché ricordassero a tutti i visitatori le gesta

gloriose del dio di Lagash (XXV.24-XXVI.19).

613

La sua arma Sharur come un grande stendardo presso Lagash conficcò,

614

in Shugalam, il suo luogo terribile, egli (la) pose,

615

così che il terrore diffondesse. Sul trono di Jirnun, il suo luogo del giudizio,

616

colui che provvede a Lagash come un grande toro le corna alzò.

617

Le grandi pietre che egli in blocchi vi riportò:

618

in un anno (le) portò, in un anno (le) lavorò;

619

due giorni o tre giorni non lasciò passare (inoperosi).