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Gudea di Lagash – La costruzione del tempio di Ninjirsu - Cilindro A
A X.9 - 256
šu
si.sa2
.a.ju 10
an.kug.geu
3
.a
ba.zi.ge[[šu
si.sa2
].a].ju
10
an.kug.e u
3
.a ba.zig
3
.ed
ciò che la mia mano correttamente ha compiuto il puro An dal sonno risveglierà.
[[šu
si.sa2
].a].ju
10
: frase relativa, con nominalizzatore .a (forma participio: GSG1.144) e suffisso di prima
persona singolare : “’Ciò che la mano ha compiuto rettamente’ mia”; šu si...sa
2
: “to do things to
perfection; to see that all is right ('hand' + 'right; legal')” (SL); in GSG1.125 rende
šu.si.sa 2con “die
gerade Hand … = zurecht machen”
an.kug.e : con marker del terminativo
u
3
.a : “in
Grösse
” (GSG1.107; GSG2.113), col marker del locativo; Sumerian Lexicon dà però per u
3
il
valore “sleep”; “sommeil, repos” (PLS.146). TSL.180ex396 traduce : “that which my hand has arranged
shall raise in a flood to the holy Heaven”
ba.zi.ge: GSG1.155 pone sotto “Das Präsens-Futur des transitiven Verbums”, ma non traduce. Quando la
catena verbale non contiene DP, il CP ba. è preferito quando il soggetto è inanimato (mu., invece, con
soggetto animato) e di preferenza in forme verbali intransitive/one-participant (TSL.179). Per zig
3
vedi A
II.29 (“to rise up from”); la forma in .ed indica il futuro (cfr. A III.6). Lett. ritengo “… verso il puro An
nel sonno risveglierà”
A X.10 - 257
nij
2
šu.ja2
dug
3
.ga.am 3[nig
2
šu.ju 10
].ak dug
3
.a.am 3Cio che ho in mano è dolce:
[nij
2
šu.ju 10
].ak : lett. “la cosa della mia mano”; “alles, was in meiner Hand ist” (GSG1.94); per ja
2
quale
grafia di ju
10
.a(k) vedi A IX.10, .17
dug
3
.a.am 3: vedi A III.9
A X.11 - 258
a.ugu
4
.ju
10
dug
3
.ga.bi mu.gu 7a.ugu
4
.gu
10
.e dug
3
.a.bi mu.gu 7il padre che mi ha generato, la sua bontà ha mangiato.
a.ugu
4
.gu
10
.e : vedi A X.1
dug
3
.a.bi: “sein Gutes” (GSG1.66); il .bi è riferito all’oggetto del verso precedente; dug
3
.a è un participio
sostantivato
gu
7
(ku
2
) [KAxGAR] : regular verb, “to eat” (TSL.304); “to eat, swallow, consume, use; to eat up, finish off;
to feed, nurse, benefit” (SL). Per i motivi succitati, la traduzione “er hat (mich) essen lassen” di
GSG1.167 (legge
mu.ku 2) non è accettabile. Il significato della frase è : “il padre che mi ha generato ha
gustato la dolcezza della mia offerta”.