Previous Page  158 / 499 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 158 / 499 Next Page
Page Background

144

Gudea di Lagash – La costruzione del tempio di Ninjirsu - Cilindro A

A X.9 - 256

šu

si.sa

2

.a.ju 1

0

an.kug.ge

u

3

.a

ba.zi.ge

[[šu

si.sa

2

].a].ju

10

an.kug.e u

3

.a ba.zig

3

.ed

ciò che la mia mano correttamente ha compiuto il puro An dal sonno risveglierà.

[[šu

si.sa

2

].a].ju

10

: frase relativa, con nominalizzatore .a (forma participio: GSG1.144) e suffisso di prima

persona singolare : “’Ciò che la mano ha compiuto rettamente’ mia”; šu si...sa

2

: “to do things to

perfection; to see that all is right ('hand' + 'right; legal')” (SL); in GSG1.125 rende

šu.si.sa 2

con “die

gerade Hand … = zurecht machen”

an.kug.e : con marker del terminativo

u

3

.a : “in

Grösse

” (GSG1.107; GSG2.113), col marker del locativo; Sumerian Lexicon dà però per u

3

il

valore “sleep”; “sommeil, repos” (PLS.146). TSL.180ex396 traduce : “that which my hand has arranged

shall raise in a flood to the holy Heaven”

ba.zi.ge

: GSG1.155 pone sotto “Das Präsens-Futur des transitiven Verbums”, ma non traduce. Quando la

catena verbale non contiene DP, il CP ba. è preferito quando il soggetto è inanimato (mu., invece, con

soggetto animato) e di preferenza in forme verbali intransitive/one-participant (TSL.179). Per zig

3

vedi A

II.29 (“to rise up from”); la forma in .ed indica il futuro (cfr. A III.6). Lett. ritengo “… verso il puro An

nel sonno risveglierà”

A X.10 - 257

nij

2

šu.ja

2

dug

3

.ga.am 3

[nig

2

šu.ju 1

0

].ak dug

3

.a.am 3

Cio che ho in mano è dolce:

[nij

2

šu.ju 1

0

].ak : lett. “la cosa della mia mano”; “alles, was in meiner Hand ist” (GSG1.94); per ja

2

quale

grafia di ju

10

.a(k) vedi A IX.10, .17

dug

3

.a.am 3

: vedi A III.9

A X.11 - 258

a.ugu

4

.ju

10

dug

3

.ga.bi mu.gu 7

a.ugu

4

.gu

10

.e dug

3

.a.bi mu.gu 7

il padre che mi ha generato, la sua bontà ha mangiato.

a.ugu

4

.gu

10

.e : vedi A X.1

dug

3

.a.bi

: “sein Gutes” (GSG1.66); il .bi è riferito all’oggetto del verso precedente; dug

3

.a è un participio

sostantivato

gu

7

(ku

2

) [KAxGAR] : regular verb, “to eat” (TSL.304); “to eat, swallow, consume, use; to eat up, finish off;

to feed, nurse, benefit” (SL). Per i motivi succitati, la traduzione “er hat (mich) essen lassen” di

GSG1.167 (legge

mu.ku 2

) non è accettabile. Il significato della frase è : “il padre che mi ha generato ha

gustato la dolcezza della mia offerta”.