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Gudea di Lagash – La costruzione del tempio di Ninjirsu - Cilindro A
A VI.9 - 147
ildag
2
zid.da igi.zu gub.ba[ildag
2
zid.a
igi.zu.šegub.a
Riguardo al saldo albero-ildag posto davanti a te,
Vedi A V.8. Non mi è però qui chiaro il valore di “a” in zid.a; vedi GSG1.106 dove ritiene trattarsi di un
locativo: “kaum – “difficilmente” - Subjekt”
“
Riguardo
” : vedi še
3
in fine A VI.10 (GSG2.137)
A VI.10 - 148
ti.gid
2
.mušen lu
2
.a
ud.mi.ni.ib2
.
zal.a.še3
[ti.gid
2
mušen
lu
2
.a ud bi
2
.ni.b.zal].a].še
3
nel quale un uccello tigid passava il giorno cinguettando,
Vedi A V.9
.a : nominalizzatore della frase relativa (
full relative clause
) (MSG.106-107); la forma verbale è
hamtu
, con
valore di preterito, non
marû
come A V.9 (GSG1.153n3; vedi anche GSG1.171 con n.4)
A VI.11 - 149
e
2
du
3
.de
3
igi.zuu
3
dug
3
.ga
nu.ši.ku 4.ku
4
e
2
du
3
.ed.e.še 3 igi.zuu
3
dug
3
.a.a nu.i
3
.
ši.ku 4.ku
4
.en
(significa che) per costruire il tempio tu non lascerai entrare il tuo occhio nel dolce sonno.
e
2
du
3
.ed.e : costruzione N
1
R(m).ed.e; tale costruzione è indirettamente dipendente da un verbo principale;
il suo soggetto e il soggetto della principale sono di regola identici. Questa forma denota un’intenzione o
uno scopo, qualcosa che avrà luogo nel futuro, come indicato dal morfema “ed” (TSL.266).
Normalmente du
3
.eda (>.ede) è considerato l’infinito (GSG1.141)
. še
3
: marker del terminativo; dopo vocale può trovarsi solo .š ,che cade (še
3
si può leggere anche eš
2
: la “e”
si fonde con la vocale precedente” (GSG1.113-114; MSG.75-76; TSL.101; GSG1.112). Per il valore
finale, cfr. A I.16
u
3
: “sonno, riposo”
dug
3
(du
10
) : vedi A I.9, è un aggettivo in “.a”. Qui sembra che si debba intendere [u
3
dug
3
.a].a, con locativo:
“non lascerai il tuo occhio entrare nel dolce sonno”; u
3
dug
3
“süsser Schlaf” (GSG1.66)
nu.i
3
.ši.ku 4.ku
4
.en : nu è l’MP negativo (TSL.191); ši è il DP del terminativo; seguito poi dalla forma
marû
,
con segno della seconda persona singolare (contratto nella vocale finale: GSG1.154), di ku
4
(kur
9
) “to
enter; to bring; to deliver (-ni- specifies delivery location); to enter before someone (with dative prefix);
to let enter (with -ni-); enter into the presence of (with -ši-); to turn round, turn into, transform (with -da-)
(singular [?] reduplication class stem)” (SL); “‘to enter, to let enter, to bring in’, with -ni- (loc.) or dative
prefix (‘to enter before someone’); -ni- is also used in the causative sense ‘to let enter’” (TSL.309, s.v.
ku
4
.r, reduplication class)