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Gudea di Lagash – La costruzione del tempio di Ninjirsu - Cilindro A

ja

2

.ja

2

è la forma

marû

, per reduplicazione parziale, della radice verbale jar “porre” (MSG.158; GSG1.132;

GSG2.68; cfr. A I.12); per la “e” finale vedi A I.14, MSG.164, TSL.122 es.256. Per l’uso della forma

marû

, vedi A V.1

A V.5 - 118

igi.ju 1

0

.še

3

dusu kug i

3

.gub

igi.ju 1

0

.še

3

[dusu kug].Ø i

3

.n.gub.Ø

Davanti a me pose il sacro paniere,

igi.ju 1

0

.še

3

: “verso il mio occhio” = “davanti a me”; con terminativo (GSG1.114n2), non cross-ref nella

catena verbale (GSG2.139)

(jiš)

dusu [IL

2

] : “panier pour transporter la terre d’un fossé” (PLS.42); “transportation basket, used in working

at the lower levels in excavating a canal; corvée (du, 'to walk', + si;su, 'to fill up')” (SL); “a basket (for

carring earth and bricks)” (PSD2.53)

kug (ku

3

) : “bright, pure; white; sacred, holy” (SL); ad eccezione di altri aggettivi, kug può anche venire

prima del sostantivo (cfr. A II.26)

gub : vedi A I.25. La frase è qui resa con una forma attiva (come tale la intende anche il Falkenstein:

GSG1.166,GSG2.60): [dusu kug].Ø è paziente del verbo attivo, cross-ref da .Ø alla fine del verbo. Essa

potrebbe essere resa anche col passivo (come su Internet; e così anche i due versi successivi) :

igi.ju 1

0

.še

3

[dusu kug].Ø i

3

.gub.Ø, dove [dusu kug].Ø è il soggetto del verbo passivo, cross-ref da .Ø alla fine del

verbo (MSG.229). Le due forme potrebbero distinguersi solo se ci fosse un soggetto nominale, con

marker dell’ergativo, oppure se fosse espresso il PA .n davanti alla radice verbale, riferito al soggetto: il

marker dell’ergativo non compare, mentre compare espressamente .n in A V.7 e pertanto rendo le frasi

all’attivo

A V.6 - 119

[

jiš

]

.u

3

.šub kug

[

si

]

ib

2

.sa

2

[

jiš

u

3

.šub kug].Ø si i

3

.mi.n.sa

2

il sacro stampo del mattone preparò,

jiš

u

3

.šub : “brick mold; a platform for molding or drying bricks” (SL); šub è il segno RU (LEC.160; MEA.

68)

si…sa

2

: vedi A I.14; per i

3

.m(i) .n > ib

2

vedi GSG1.171, dove mi è il CP del locativo (GSG1.208). Per il

senso attivo della frase, vedi GSG2.61,82

A V.7 - 120

[

sig

4

]

nam.tar.ra

jiš.u

3

.

šub.ba

man.jal

2

[sig

4

nam.tar].ak

jiš

u

3

.šub.a mu.a.n.jal

2

il ‘mattone del destino’ nello stampo per me pose.

sig

4

: “bric d’argile crue; mur de briques” (PLS.125); “sun-dried unbaked brick; brickwork; wall(s)” (SL);

per sig

4

vedi A VI.7

nam.tar : “fate, destiny (abstract prefix + 'to determine, decide')” (SL); cfr A I.1; per sig

4

nam.tar.ak

“Ziegel

des Schicksal” vedi GSG1.96-97; cfr. A I.15. Il ‘mattone del destino’ è il matone designato dal destino.

jiš

u

3

.šub.a : in caso locativo, non cross-ref