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Gudea di Lagash – La costruzione del tempio di Ninjirsu - Cilindro A
“raten”,”sich beraten”; propriamente ‘ad’ vale “grido, appello; canto”. Il significato era che la dea era
meditabonda.
i
3
.b.da.b.gi4
.gi
4
.e : “er – leggi ‘sie’ – berät sich damit”;
b.daè il DP del comitativo (riferito alla tavoletta coi
presagi), preceduto da b > m,
prefisso pronominale opzionale
di terza persona non-animata (MSG.203-
204; TSL.224; GSG1.213; GSG2.140); .b è il PA riferito all’oggetto (ad), trattandosi di una forma
verbale
marû
(gi
4
appartiene alla classe della reduplicazione; GSG2.69; TSL.303); l’uso del presente-
futuro è qui uno strumento stilistico, forse esprimendo un qualche significato “durativo” (il consultare
per un certo tempo; GSG2.155-156)
A V.2 - 115
min
2
.kam
ur.saj.ja2
.am
3
min
2
.ak.am 3 ur.saj.am 3Inoltre, c’era un guerriero:
min
2
.ak.am 3: lett. “è di due” “es gehört zur Zwei = zum Zweiten” (GSG1.85; GSG2.2,57; TSL.276); quindi
“una seconda volta; inoltre” e simili, o forse, meglio: “C’era un secondo (uomo), era un guerriero…”.
Cfr A VI.3, dove ha min
2
.
kam.ma. Per l’uso della copula enclitica dopo i cardinali, vedi GSG2.77
ur.saj : vedi A II.10; lett. “è un eroe, un guerriero”
A V.3 - 116
a
2
mu.gur
le.umza.gin
3
šu
im.mi.du 8a
2.
Ø mu.n.gur
.
Ø
le.umza.gin
3
šu i
3
.bi.n.du 8aveva piegato il braccio, teneva in mano una tavoletta di lapislazzuli
a
2
…gur : “to bend the arm ('arm' + 'circular motion')” (SL); la forma verbale è qui
hamtu
(jiš)
le.um(li.um
) : “plaque; feuille de métal” (PLS.93); “plate” (SL); “writing board” (PSD2.153)
(na
4
)
za.gin
3
[
(NI.UD).ZA.KUR]
: “lapis lazuli; precious stone (in general) ('stone' + 'colorful')” (SL); “lapis
lazuli” (PSD2.285); accadico
uqnû
; PLS.155 lo mette sotto za
2
; SL riporta anche za.gin
3
: “clean
('precious stone')”. Il materiale è posto quale apposizione del sostantivo (GSG2.36); na
4
[NI.UD] è il
determinativo preposto di nomi di pietre e di oggetti in pietra
šu
im.mi.n.du 8: vedi A IV.25; è anch’essa una forma
hamtu
A V.4 - 117
e
2
.a
jiš.hur.bi im.ja2
.ja
2
e
2
.ak
jiš.hur.bii
3
.b.ja2
.ja
2
.e
(e) stava disegnando il piano del tempio.
e
2
.ak
jiš.hur.bi: genitivo anteposto: “del tempio, il suo piano”; jiš.hur “plan, desin, esquisse; rituel”
(PLS.67); “plan, drawing ('tool' + 'to draw, sketch')” (SL); sostantivo composto da sostantivo + verbo:
“das Holz eingraben = einritzen; Zeichnung, Satzung” (GSG1.61,120)
.b : cross-ref il paziente (jiš.hur; GSG1.199); per una diversa interpretazione di .m come morfema
indipendente, indicante il ventivo, e visto in opposizione a .b indicante lo ientivo (“movimento spaziale
ed emotivo lontano da chi parla”), vedi TSL.173.