Previous Page  110 / 499 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 110 / 499 Next Page
Page Background

96

Gudea di Lagash – La costruzione del tempio di Ninjirsu - Cilindro A

A IV.19 - 106

zid.da

gub

3

.na pirij i

3

.na

2

.na

2

zid.a gub

3

.ani.a pirij. i

3

.na

2

.na

2

alla destra e alla sua sinistra giaceva un leone.

zid : “main droite” (PLS.157)

gub

3

: “main gauche, gauche” (PLS.59, MEA.88); come zid.a, è in caso locativo, anteposto (GSG2.10); non

cross-ref nella catena verbale (GSG2.117)

pirij : “leone” (cfr. A II.10); non ha la desinenza dell’ergativo perché il verbo della frase è intransitivo

(GSG1.76: “es lagerte je ein Löwe”)

na

2

(nu

2

) : “gesir, être couché” (PLS.105); vedi A II.24; forma

marû

reduplicata (cfr. finale .e > .a in A

V.16), indica pluralità di soggetti di verbo intransitivo (“un leone per parte”; GSG2.64, TSL.125§245)

A IV.20 - 107

e

2

.a.ni

du

3

.da ma.an.dug

4

e

2

.ani du

3

.ed.a mu.a.n.dug

4

Di costruire il suo tempio mi ordinò,

Vedi A I.19

du

3

.ed a : infinito, con elemento “ed” e nominalizzatore “.a” (GSG1.139; GSG2.74); TSL.265 lo presenta

come forma marû subordinata a un verbo finito. La presenza del morfema “ed” denota l’azione come

ancora non realizzata. Normalmente, il soggetto della forma subordinata è diverso di quello della

principale (vedi anche TSL.128-131,es. 271). E’ un “nomen actionis” (GSG1.57)

.a.n. : DP del dativo, prima persona singolare, seguito dal PA relativo al soggetto

A IV.21 - 108

šag

4

.ga.ni nu.mu.zu

šag

4

.ani.Ø nu.mu.Ø.zu.Ø

(ma) il suo significato io non compresi.

Vedi A I.28

šag

4

.ani ( anche ša

3

) : lett. “il suo cuore”; ossia “ciò che egli voleva dire esattamente”; ani è riferito al

soggetto, l’uomo apparso in visione (in A I.28 ha šag

4

.bi perché l’antecedente è nij

2

“cosa”)

nu.mu.Ø.zu.Ø : MP del negativo di frase indicativa, seguito dal CP mu, da .Ø che cross-ref il soggetto di

prima persona singolare, dalla radice verbale e dal PA che cross-ref l’oggetto “il suo significato”. La

forma verbale è probabilmente

hamtu