

Testi – Il papiro Abbott
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Alberto ELLI
Ddt.n HAty-a
: forma relativa perfettiva neutra
sDmt.n.
f, di uso ormai rarissimo (GEG § 389.3; NÄG §§ 398,
827)
r-nty : indicatore diretto di inizialità sintattica (LEG § 10.10.1.1; NÄG § 680)
gm.i ... : sembrerebbe così che Pauraa fosse stato presente ai fatti che narra; in effetti è solo un artifizio
letterario, così come risulta anche dai quanto segue
iw.f aHa Hr TtTt
: presente primo circostanziale con stativo (
aHa
), seguito da
Hr
+ infinito (LEG § 12.6.2. fine).
Per
TtTt
, vedi WB V 413.6-10
6.1)
6.2)
iw pA HAty-a n Niwt (Hr) Dd n nA rmT
6.1
n pA xr r-Dd
i.ir.tnnhm im.i m r n tAy.i at yA ix iw ink pA HAty-a Dd smi n
6.2
pA HqA (a.w.s.)
Il sindaco di Tebe disse agli uomini della Necropoli: “È sulla porta della mia casa che avete gioito di me!
Che significa ciò? Poiché io sono il sindaco, che fa rapporto al Reggitore (v.p.s.)!
r-Dd
:
indicatore diretto di inizialità sintattica (LEG § 10.10.1.2; NÄG § 429)
i.ir.tnnhm im.i m r ... : tempo secondo (LEG § 26; LdR § 23.4.1). Per nhm m “gioire di; über ... jauchzen”,
vedi WB II 285.13. In Abb 6.2 si ha nhm r “gioire a motivo di, riguardo a”, costruzione non notata sul WB
yA ix
: particella proclitica
yA
“ma, invero, realmente”, seguita dal pronome interrogativo
ix
“che cosa?” (LEG §
9.4.4.b; NÄG §§ 687, 740; WB I 25.9)
iw ink pA HAty-a
: lett. “io essendo il sindaco”; frase nominale, dopo la iw dipendente (LEG § 57.2.2). Poiché i
due membri della frase nominale sono entrambi egualmente definiti, è solo l’analisi filologica che permette di
definire il soggetto e il predicato. Ritengo, in base al senso da darsi alla frase, che ink sia il soggetto. Per il
valore “poiché” della iw, vedi LEG § 63.2.2.
Dd
: participio imperfettivo, con valore di presente; sopravvivenza di un uso comune nel medio-egizio, per lo
più nei titoli e negli epiteti, dove il participio esprime un’attività abituale (corrisponde al
participium
conjunctivum
jat-
del copto; NÄG § 376); nel nostro caso
Dd
smi corrisponde a “informatore” (LEG §
48.4)
In base anche a quanto compare in Abb 5.15-16, e a quanto segue, il discorso di Paser ai lavoratori della
necropoli si configura come una poco velata minaccia: “
Avete osato venire a prendervi gioco di me fin sulla
porta della mia casa? Non vi rendete conto di quello che avete fatto? Bene, ve ne pentirete, perché io sono il
sindaco e non mancherò di riferirne al Faraone, come richiede la mia funzione
”. P. T
ESTA
,
Cospirazioni e
furti nell’Egitto della XX dinastia
, p. 151 traduce invece: “
Voi avete esultato contro di me alla mia dimora.
Sono dunque io il dignitario che fa rapporto
[in nota: cioè
fa la spia
]
al Governatore, v.f.s.?
”
6.3)