

Testi – Il papiro Mayer A
295
Alberto ELLI
La figlia dello straniero Iufenamon, figlio di Tasetdjehuty (prese) cinque qite d’argento. La figlia dell’ (?)
orafo Iufenmut (prese invece) due deben, poiché era lui che era solito fonder(lo) per noi e poi divider(lo) in
parti eguali tra noi.
iw wn ntf i.iri wDh
: frase nominale del tipo “cleft sentence” con participio perifrastico del verbo
wDh
(var. di
wdh “fondere”, WB I 393.11) (è la cosiddetta “frase participiale”: LEG § 57.12.2; GEG § 373). Essa è poi
precededuta da entrambi i convertitori
iw
(che rende la frase dipendente, con una connotazione causale; LEG
§ 63.2.4) e
wn
(che serve a esprimere un’azione ripetuta nel passato) (LEG § 57.12.5.b; cfr. LEG §§ 48.3.5,
51.6.7; LEVS §§ 96.1.A, 112.A.1; LdR § 42.2.1.4).
mtw.f pS
: il congiuntivo continua qui la frase participiale precedente (LEG § 42.6);
pS
è la forma neo-egizia di
psS
“tagliare, suddividere” (WB I 553.6-554.1; LEG § 1.10)
m pS aqA
: lett. “in parti accuratamente”, quindi anche “(divideva) in parti accurate”
an
: per l’uso di questo avverbio, vedi LEG §
8.6.iv4.11)
4.11
Dd aA-Sfyt-m-wAs ir nA xt
i.DdBw-xAa.f ny-sw
Mwt-sAw.titAy.f snt di.s st n pA imy-r pr
Disse Aashefytemuas: «Quanto alle cose che Bukhaaf disse che esse appartengono a Mutsauti, sua sorella,
ella le ha date al maggiordomo».
i.Dd... : forma relativa
4.12)
4.13)
4.14)
4.12
in Hm Imn-pAy.i-TAw n sDmy I(w)n-nfr-Imn n pA Hm-nTr tp(y) n Imn sw smtr m qnqn
4.13
m bDr
dd.twn.f anx
n nb a.w.s. (r) tm Dd aDA m Ddt n Hm
D
gAy Dd.f b(w)p(w)y.i ptr
4.14
imi
ini.twrmT r saha.i
Fu condotto lo schiavo Amonpayitjau, appartenente a Iunneferamon, servitore del primo profeta di Amon.
Fu interrogato battendo(lo) con un bastone e fu fatto giurare per il Signore (v.p.s.) di non mentire, in base
alla deposizione dello schiavo Degay. Disse: «Io non ho visto (nulla). Che si porti qualcuno per accusarmi!»
m Ddt n
: “secondo la cosa detta di”; oppure forma relativa perfettiva
Ddt.n Hm
“ciò che disse lo schiavo...”
(NÄG §§ 398, 827). Cfr. Abb 5.21.
pA Hm-nTr tpy n Imn :
vedi MayA 3.15