

Testi – Il papiro Mayer A
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Alberto ELLI
Il pastore e ladro Paykamen del tempio di Amon, (che è) sotto l’autorità del sovrintendente del bestiame di
Amon, fu interrogato battendo(lo) con un bastone. (Poi) la vite fu posta ben (stretta) ai suoi piedi e fu fatto
giurare di non dire menzogne, pena la mutilazione.
ir smtr mniw
: lett. “fu fatto l’interrogare il pastore”
smtr m qnqn
: “Untersuchung durch Prügeln” (WB V 55.11);
qnqn
è un infinito
bDn
: “bastone” (WB I 489.1)
dd.twtA mki m rdwy.f m Ss
: “la vite fu posta bene ai suoi piedi”; per l’avverbio
m Ss
, vedi NÄG § 591
mqi
: non lo trovo sul WB. LEG Ex. 658 traduce “screw”, “vite”, probabilmente una corda che veniva sempre
più intensamente stretta attorno alle caviglie; Peet traduce “bastinado (?)”(MPAB p. 11);
iq
: Peet GTR p. 21.
Anche Frandsen legge
iq
“bastinado”, ossia “bastonatura (sulla pianta dei piedi)”, punizione tipica
dell’usanza orientale (LEVS p. 27)
dd n.f anx
... : lett. “Fu dato a lui un giuramento per mutilarlo (e) per non dire menzogna”. Černý e Groll
ritengono che nella grafia di dd, dove non compare l’elemento .tw, il secondo
esprima il modo
passivo; ciò che suggerirebbe una lettura
di.twper
e
di.tw.tw, con suffisso pronominale indefinito,
per
(LEG 16.1.4 fine).
xSb
: “mutilare, tagliare” (WB III 339.6)
1.19)
1.20)
Dd.f pA iry.i
1.19
aqA pAy Dd.i hn(n).f m r.f r Dd ink
i.irpA i.ir.i iw.i m pAy 6 rmT iw.i (Hr) iTA
1.20
wat miw im.w iw.i
(Hr) irt hAw.s
Disse: «Questo che ho detto è esattamente ciò che ho fatto». Egli ammise esplicitamente, dicendo: «Quello
che ho fatto, sono io che (lo) ho fatto, essendo io uno di questi sei uomini. Rubai loro una lancia (?) e me ne
impadronii»
pA iry.i ... pAy Dd.i
: è una frase nominale del tipo “cleft sentence” (altrimenti detta “proposizione a predicato
nominale argomentativa”); il primo elemento (un sostantivo, un pronome indipendente, un dimostrativo o un
infinito) è sempre il predicato (LEG §§ 57.12.1, 57.12.34)
hn(n) : var. di hnn
“piegare, inclinare”, la testa, quale segno di assenso (WB II 494.11), quindi
“ammettere, confessare” o simili (cfr. BM10052 5.24).
m r.f : lett. “con la sua (stessa) bocca”, o simile
ink
i.irpA i.ir.i
: si tratta della combinazione di due frasi nominali del tipo “cleft”; nella prima il soggetto è
pA
i.ir.i
, mentre il predicato è
ink
i.ir; a sua volta
ink
i.irè una frase nominale, con
i.ircome soggetto e
ink
come
predicato
miw : cfr
in 1.24, dove compare l’indefinito maschile
wa
, ma è comunque trattato come sostantivo
femminile, come indicato dal successivo pronome suffisso; “oggetto in metallo” (WB II 42.9)
irt hAw.s
: ci si aspetterebbe
irt hAw im.s
(ma vedi anche MayA 1.24); vedi nota a MayA 1.10