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I furti nelle tombe

20

Alberto ELLI

A Torino sono conservati anche frammenti di un diario tenuto, apparentemente, giorno per giorno,

nella necropoli. La maggior parte di questi coprono l’anno 17 di un re non nominato, da identificarsi

probabilmente con Ramesse IX. Tra le notizie che si leggono si trovano anche accenni a furti. Uno dei

frammenti di questo giornale porta il numero 2005 nel Catalogo del Museo

35

; parzialmente distrutto e senza

data, persa, contiene tuttavia otto nomi, sei dei quali compaiono anche nel succitato elenco di

Harris A

; gli

altri due sono leggeri varianti dei mancanti: si può quindi dire che compaiono tutti e otto i ladri di

Harris A

.

Quanto segue è purtroppo mutilo. Si trovano riferimenti agli otto uomini (forse “prigionieri”:

rmT

seguito da

una lacuna:

rmT-sAw

?), a oro e argento. Quindi nell’ “

anno 17 primo mese dell’inverno, giorno 14

” c’è una

transazione coinvolgente lo scriba Hori della necropoli, gli otto prigionieri e la Grande Sala del Tempio di

Maat, dopo di che il papiro passa ai giorni 15, 16 e 17 con altri eventi qui non importanti. Le deposizioni di

Harris A

furono prese nel giorno 8 del primo mese dell’inverno dell’anno 17 nel tempio di Maat;

sembrerebbe quindi che gli eventi dei giorni 13 e 14 del papiro di Torino si riferiscano alla stessa serie di

eventi.

Altri frammenti del diario possono essere riuniti a coprire i giorni dal 1° del secondo mese

dell’inverno al giorno 23 del terzo mese dell’inverno, dell’anno 17. La voce per il giorno 17 del secondo

mese è: “

gli otto (ladri) della necropoli erano prigionieri nel Tempio di Maat in Tebe

”. Ancora per il giorno

21 leggiamo notizie relative a questi otto ladri; si dice che al vizir e al primo profeta di Amon furono

consegnati “

l’argento e l’oro e le vesti e gli unguenti e ogni cosa che era stata trovata in loro

(dei ladri)

possesso

36

; possiamo pertanto affermare con una certa sicurezza che le pp. 4-6 del recto del BM10068 sono

il

procès-verbal

di questa consegna. E così il giorno 24 del secondo mese si legge: “

Interrogatorio degli otto

uomini e delle loro mogli

”, senza però entrare nei dettagli. Altre notizie ci sono per il giorno 14 del terzo

mese, interrotte però da una lacuna. Un altro frammento, tuttavia, fu mostrato adattarsi a parte della lacuna;

esso contiene un duplicato di parti di

Harris A

. Ci sono le deposizioni di 4 ladri: Pentauret figlio di

Amonnakht, Amenhotep figlio di Pentauret, Paysen figlio di Amonuaty e Paqen figlio di Amonuaty:

vengono date liste di complici e di oggetti rubati in accordo con quanto dato da

Harris A

.

Per il giorno 21 del terzo mese si legge di una verifica alla tomba della madre reale e moglie reale Isi

nella Valle delle Regine: “

essi

(=gli esaminatori)

aprirono la tomba e trovarono la pietra di granito rotta

dagli otto ladri nell’entrata

37

, essi avendo provocato là distruzione in ogni cosa...

” (KRI VI 579.7-10). Si

tratta probabilmente della stessa regina Isi la cui tomba quindici mesi prima era stata esaminata dalla

commissione del papiro Abbott e stranamente trovata intatta. Di conseguenza è stato assunto che gli otto

ladri a cui qui ci si riferisce fossero gli otto ladri del papiro Amherst che depredarono la tomba di

Sobekemsaf. In base, tuttavia, alle date e al contesto è molto più probabile che si tratti degli otto ladri

nominati in

Harris A

(gli stessi, quindi, di BM10053 Rt e di BM 10068

38

) e il cui imprigionamento è

registrato dal giornale della necropoli. È anche probabile che tutti gli oggetti rubati provenissero da questa

tomba. Come nota il Peet

39

, il falso allarme su questa tomba citato in Abbott deve essere stato inteso dai ladri

come indice che la tomba era ora disponibile per un furto, essendo tra quelle non sospette.

35

W. P

LEYTE

, F. R

OSSI

,

Papyrus de Turin

,

plates XCII-XCIII e pp. 128-129.

36

T.E. P

EET

,

Fresh light

, I, p. 50.

37

Probabilmente il blocco di granito che ostruiva l’ingresso alla tomba.

38

Cfr.

J. Č

ERNÝ

,

A Community of Workmen

, p. 19.

39

T.E. P

EET

,

Fresh light

, I, p. 51.