

I furti nelle tombe
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Alberto ELLI
Minia (BM10052 10.18). Con l’esercito di Panehesy in rivolta che si avvicinava pericolosamente alle
frontiere del Basso Egitto, a Ramesse XI, ormai privato di qualsiasi autorità agli occhi degli alti dignitari
dello Stato, non rimase che rivolgersi, per salvare la monarchia, all’esercito del Nord.
È questo il periodo in cui appaiono all’orizzonte storico dell’Egitto tre nuovi personaggi, tre generali,
che giocheranno un ruolo centrale nelle decadi successive: Herihor, Smendes (traslitterazione greca,
piuttosto corrotta, dell’egiziano
Nesbanebdjed
) e Piankh, a volte considerati, senza prove convincenti, legati
da parentela (Wente ritiene Smendes un figlio di Herihor; Černý ritiene, a torto, Piankh figlio di Herihor)
49
,
per i quali si cercano possibili legami con i Ramessidi (D. Aston fa di Smendes il genero di Ramesse XI e di
Herihor il cognato del faraone)
50
. Inizialmente solo “colleghi”, solo più tardi si stabiliranno tra di loro dei
legami parentali: Herihor sposa Nedjemet, figlia di Piankh, e Pinedjem, figlio di Piankh sposa Henuttauy,
figlia di Ramesse XI e Tentamon (Nel racconto di Unamom, Tentamon appare accanto a Smendes;
solitamente si interpreta essere sua moglie; se così fosse, probabilmente sarebbe stata omessa. Il fatto che
compaia, significa che Smendes e Tentamon hanno un’importanza politica indipendente; Tentamon appare,
nella nuova capitale, come rappresentante della maestà reale, Ramesse XI essendo ormai messo da parte).
La battaglia decisiva avvenne nei pressi di Hardai e l’esercito del nord sconfisse e mise in fuga
Panehesy. È possibile che in questa occasione, con l’esercito nubiano che si ritirava a sud, sia avvenuto il
sacco di Tebe e i furti nella Valle dei Re. Uno o due mesi più tardi, quando ormai Panehesy si era ritirato in
Nubia, Herihor era ormai diventato signore assoluto in Alto Egitto. È alla sconfitta di Panehesy che si
riferisce probabilmente questo ringraziamento di Amenhotep ad Amon: “
Egli
(=Amon)
ha assalito colui che
mi aveva assalito
” (
th.f
pA th wi
)
51
. Vivente Herihor, il gran sacerdote
Amenhotep non potè rientrare a Tebe, e quindi neanche riprendere la sua funzione di gran sacerdote; alla sua
morte, tuttavia, Herihor lo fece portare a Tebe, onorandolo con funerali solenni, il cui ricordo si trova in
un’iscrizione biografica di Karnak
52
.
Anche il periodo di Herihor è uno di dittatura militare, ma di carattere completamente differente da
quello di Panehesy. Il potere di Herihor è assoluto: era gran sacerdote di Amon, vice-re di Kush, capo dei
granai, vizir, oltre a portare diversi titoli militari. Questo potere viene sancito da un decreto di Amon: durante
una cerimonia festiva nel cortile del tempio di Khonsu, Amon pronunciò un oracolo, accordandogli 20 anni.
L’avvenimento fu commemorato su una stele, ora molto rovinata, posta all’ingresso della sala ipostila del
tempio di Khonsu. La data che si trova all’inizio comporta il nome di Ramesse XI
53
; Niwinski ritiene tuttavia
che la datazione al regno di Ramesse XI sia dovuta solo al rispetto della continuità tradizionale delle cose;
essa, in effetti, segnerebbe l’inizio della nuova era del Rinnovamento,
wHm mswt
54
.
Questo termine era già
stato usato due volte nella storia dell’Egitto: dapprima era stato Amenemhat I, all’inizio della XII din., nel
suo nome di Horus, per esprimere il rinascimento dopo il periodo caotico del Primo Periodo Intermedio. Poi
era venuto Sethi I, che così aveva nominato il suo regno facendo allusione alla rinascita dopo il periodo di
Amarna (così Amenenhat I ignorava la XI dinastia, Sethi I ignorava Horemhab). La XII dinastia aveva
istituito un nuovo sistema di datazione: il regno del re comincia il giorno del Nuovo Anno, ossia il 1° giorno
49
E.F. W
ENTE
,
On the Chronology
, pp. 174-175; J. Č
ERNÝ
,
From the Death of Ramesses III
, p. 639.
50
Nella sua recensione del libro di A. N
IWINSKI
,
21st Dynasty Coffins from Thebes. Chronological and Typological
Studies
, Theben V, Mayence, 1988, su JARCE 28, 1991, p. 235.
51
KRI VI 538.6.
52
E.F. W
ENTE
,
The Suppression
, pp. 73-87; KRI VI p. 536.11-538.16.
53
Vedi T
HE
E
PIGRAPHIC
S
URVEY
,
The Temple of Khonsu
– II –
Scenes and Inscriptions in the Court and the first
Hypostyle Hall
, The University of Chicago, Oriental Institute Publications, vol. 103, Chicago 1981, pl. 132; traduzione
e commento in Ibidem, pp. 14-17. Per il testo, anche KRI VI 709.1-710.11.
54
A. N
IWINKI
,
Le passage de la XXe à la XXIIe dynastie
, p. 340.