

Testi – Il papiro BM 10052
231
Alberto ELLI
8.23)
wHm smtr.f m bDn (Hr?) rdwy.f rdwy.f
(sic)
Dd.f b(w)p(w)y.i
8.21
ptr xr b(w)p(w)y.i irt m Drt.i Dd n.f TAty ptr
my TAy.k nA qnqn ir
8.22
iw ky (Hr) iy(t) mtw.f saHa.k iry.i Dd.f ir iw ky (Hr) iy(t) mtw.f saHa(.i) iw.k (r) irt
8.23
n.i
sbAyt nbt bin(t)
Fu nuovamente interrogato con un bastone sui piedi e sulle mani. Disse: «Non ho visto (nulla) e non ho
preso parte personalmente!». Gli disse il vizir: «Guarda, ora, tu hai (già) ricevuto numerose bastonature,
ma se viene un altro e ti accusa, io (lo) farò (di nuovo)!». Disse: «Se viene un altro e mi accusa, tu (potrai)
infliggermi ogni tipo di atroce punizione»
rdwy.f
rdwy.f : da emendare in
rDwy.f Drt(y).f
; cfr. BM10052 4.11 (anche in questo esempio manca la
preposizione davanti a rdwy)
bwpwy.i ptr : il suffisso dopo ptr va ovviamente cancellato (LEG § 2.4.1. Obs. 1)
bwpwy.i irt m Drt.i
: lett. “non ho agito con la mia mano”; per la traduzione proposta, cfr. LEG §§
7.3.17.ive
15.5.6, dove si evidenzia come l’omissione dell’oggetto dopo irt attribuisce al verbo irt il senso di “agire”,
rendendolo intransitivo.
ptr my : imperativo e particella enclitica (LEG §§ 9.16, 24.6.2; NÄG § 361)
nA qnqn
: l’infinito preceduto dall’articolo plurale indica azione ripetuta (LEG 11.4.1; NÄG § 413)
ir iw ky (Hr) iyt
: costruzione
iw.f (Hr) sDm
del futuro dopo ir “se” (LEG §§ 17.9.1, 40.2; LEVS § 54). Si noti
che questa costruzione non assume la forma iri con soggetto nominale, come si ha invece con il futuro III
(LEG § 40.2). In frasi condizionali virtuali, sia nella protasi che nella apodosi si avrebbe, in questo caso, il
futuro III (cfr. BM10052 14.20-21; 15.2-3; LEG § 62.3)
mtw.f saha.k
: congiuntivo, che continua una forma
iw.f (Hr) sDm
del futuro, quale protasi di frase condizionale
(LEVS § 81.1; cfr. LEG 42.3.8)
iry.i : sDm.f
prospettiva iniziale (cfr. LEG § 21.5.2), quale apodosi di frase condizionale (LEVS § 12.A.7)
iw.k (r) irt n.i : futuro III, quale apodosi di frase condizionale (LEG § 17.11.3). Per l’opposizione, quale
apodosi, della
sDm.f
prospettiva iniziale e del futuro III, in una frase condizionale nella quale la protasi è
identica, si veda LEVS § 29.1, dove si evidenzia una differenza semantica nei due casi: mentre nel primo
caso la
sDm
.f esprime la volontà da parte del locutore di agire (“io sono deciso ad agire”), nel secondo
l’apodosi è vista come logica conseguenza del compimento della condizione (vedi anche LdR p. 98).
8.24)
wHm smtr.f m bDn nDn pA mnn
8.24
Dd.f b(w)p(w)y.i ptr rmT nb b(w)p(w)y.f hn(n)
Fu nuovamente interrogato con un bastone, la sferza(?) e la vite(?). Disse: «Non ho visto nessuno!» e non
confessò.
8.25)