

60
Anath e Qadesh nel culto della dea della fertilità. In
questa stele stranamente Qadesh è chiamata
“Kenet, la signora del cielo”, Reshef è: “il grande dio,
signore del cielo, sovrano dell’Enneade degli dei” e
Min: “il grande, con le alte piume, che solleva il suo
braccio”. Nella parte inferiore si legge: “Omaggio
per il tuo ka al cielo, per il capo degli operai Qaha, il
giustificato, sua sorella la dolce sposa Touy, la giu-
stificata, suo figlio Ay, il giustificato”; davanti alla dea
Anath si legge: “Anath, la signora del cielo, sposa
degli dei” e dietro di lei: “tutta la vita, la fermezza, la
felicità dopo di lei”. Il donatore della stele Qaha è
stato identificato come un membro della comunità
di operai di Deir el-Medina e quindi la stele può es-
sere datata alla XIX dinastia (foto 11).
Conclusioni
Dopo aver analizzato le rappresentazioni delle divi-
nità asiatiche in Egitto possiamo arrivare a dividerle
in due gruppi, tenendo sempre conto che la loro
divisione non è mai ben definita. Il primo gruppo
abbraccia le divinità cosiddette “regali” e racchiude
il carattere puramente bellicoso e battagliero di
una divinità, motivo per il quale le divinità di questo
gruppo venivano invocate dal sovrano in battaglia
per vincere i nemici. A queste appartengono nella
XVIII dinastia Reshef e Astarte entrambi collegati
alla nuova arma del tempo: il cavallo ed il carro da
guerra ed inoltre divinità dei territori stranieri che
conferivano potere al sovrano egizio nella loro zona
d’origine, e Horan identificato col dio egiziano Har-
machis; nella XIX dinastia, accanto a questi ultimi, troviamo Seth-Baal, dio della nuova dinastia ramesside, e
Anath. Del secondo gruppo fanno invece parte le cosiddette “divinità del popolo”, le quali sono contrassegna-
te dal loro carattere di portatrici di salvezza, di amore e di fertilità fra le quali vengono inserite anche due divi-
nità bellicose: Astarte, a causa della guarigione del re Amenhotep III e Reshef, dio siriano delle epidemie e allo
stesso tempo della salvezza e, unito a Min e Qadesh, dio dell’amore e fertilità. Mentre le divinità regali sono da
mettere in relazione con il re, quelle del popolo arrivarono tramite i gruppi di asiatici che vivevano in Egitto e
tramite gli egiziani che, quando andavano in Siria e Palestina,
si rendevano conto della forza delle divinità straniere e le
continuavano ad adorare anche in Egitto. Una separazione
chiara non può essere fatta perché la stessa divinità poteva
venire scelta dal re come dal popolo per i suoi differenti
aspetti. Bisogna però notare che la venerazione delle divini-
tà siriane nella loro caratteristica di divinità dell’amore e fer-
tilità non è attestata nel culto regale.
foto 11 / Stele di Qaha raffigurante la triade Min-Kenet (=Qadesh)-Reshef ed in basso la
dea Anath / LEIBOVITCH J., Kent e Qadech, in Syria 38 (1961), tav. I, 1.
Roberta
Vivian
Veneziana, da sempre appassionata di
Antico Egitto, ha conseguito la laurea
magistrale in Conservazione dei Beni
Archeologici presso l’Università di Ca’ Fo-
scari nel 2005, interessandosi nella tesi
triennale del villaggio di Deir el Medina e
successivamente, nella tesi specialistica,
del culto delle divinità asiatiche in Egitto.
Durante la sua formazione ha svolto di-
verse attività...
leggi tutto