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appartenenti a tale nucleo risulti, di fatto, limitata a un’area ben precisa del territorio egiziano: escludendo due
lettere rinvenute a Sakkara, i siti di provenienza degli altri reperti (Qau el-Kebir, Naga ed-Deir, Girga, Hu e Den-
dera) delimitano una regione ben circoscritta tra l’Alto Egitto settentrionale e il Medio Egitto, la quale ebbe un
ruolo politico di grande rilievo in seguito alla suddetta crisi del potere faraonico. Qui più che altrove, infatti, non
solo fu particolarmente forte, ma anche più radicato, il potere delle cerchie nobiliari che diedero vita ai diversi
regni regionali del Primo Periodo Intermedio dal momento che, sempre in questa area, il peso economico e, in
parte, anche politico dei governatori locali risulta prolungarsi fino alla seconda metà della XII dinastia
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, ovvero
ben oltre la riunificazione del paese ad opera della casata tebana.
S
e, da un lato, la provenienza dei documenti non è sempre sicura – numerosi elementi potrebbero aver de-
formato le informazioni giunte fino a noi, quali il semplice caso dei ritrovamenti, condizioni climatiche maggior-
mente favorevoli, o una conoscenza archeologica più accurata di certe aree a discapito di altre – il fatto stesso
che le formule “senza mitologia” della tradizione dei Testi dei Sarcofagi provengano dalla stessa area appena
individuata
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e siano, inoltre, cronologicamente coeve al nucleo più numeroso delle lettere
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costituisce sicura-
mente un fattore che avvalora in modo decisivo lo stretto legame tra questi documenti e la potente classe
nomarcale.
La punta di un iceberg
Sebbene le formule “senza mitologia” dei Testi dei Sarcofagi e le lettere ai morti siano un fenomeno stret-
tamente legato alle più potenti
élite
di un periodo storico piuttosto circoscritto
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, le concezioni riscontrabili in
questi documenti potrebbero mettere in luce un importante aspetto religioso che, con ogni probabilità, tagliò
trasversalmente l’intera società egizia, giocando un ruolo importantissimo in ogni sua fase storica. Non a caso,
lo stesso Baines ha definito le lettere ai morti come la “punta di un iceberg” di un fenomeno che, con ogni
5 W. GRAJETZKI, The Middle Kingdom of Ancient Egypt, (2006) London, pp. 7-35 e pp. 94-102; H. WILLEMS, Les textes des sarcophages et la démocratie, 2008 Paris, p.186.
6 H. WILLEMS, The social and ritual context of a mortuary liturgy of the Middle Kingdom (CT spell 30-41), in Social Aspects of Funerary Culture in The Egyptian Old andMiddle Kingdom, Leiden 1996, pp.253 e ss.
7 H. WILLEMS, Chest of Life, Leiden 1988, pp. 244 e ss.
8 H. WILLEMS, Les textes des sarcophages et la démocratie, (2008) Paris, pp.172-173.
Tomba di Irynefer TT 290 / Deir el-Medina / ph M. Fisichella