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della mummia

13

, le maschere fune‑

rarie

14

(fig. 4a), il pettorale wesekh

15

(fig. 4b), le fasce canopiche

16

(fig.

4c/d), la guaina inferiore

17

(fig. 4e) e

gli involucri di mummie umane

18

(fig.

5). La fabbricazione del cartonnage,

prodotto da artigiani altamente

qualificati in ateliers probabilmente

tebani e connessi con i luoghi in cui

si preparavano i corpi per l’imbalsa-

mazione

19

, doveva seguire verosi‑

milmente il metodo ricostruito da

Anthony C. V. Adams in un suo stu-

dio effettuato sull’involucro che

ricopriva lamummia di Shepenmut.

Egli ha concluso che il rivestimento

in questione era modellato su una

figura in paglia e fango che doveva

avere la forma ed i volumi della

mummia. Su di essa veniva spalma-

to un primo stato di gesso che rico-

priva tutta la forma tranne la base

in cui si sarebbero trovati i piedi del

defunto ed una zona di forma ovale

situata sul retro. Quando il gesso

era ancora umido si applicavano su

tutta la superficie delle bende di

lino o fogli di papiro acquistati come

carta straccia, si alternavano così

strati di gesso e di lino o papiro sino

a raggiungere lo spessore deside‑

rato, ma sempre risparmiando la base e la piccola zona delle spalle. Solo

dopo questi passaggi tecnici si passava un altro sottile strato di gesso sulla

superficie, il quale, una volta ben levigato, serviva a fornire una buona base

per ladecorazionedell’involucroesul qualesi potevamodellare lamaschera

del defunto e qualsiasi altro elemento decorativo

20

. Quando la pittura e tutto l’involucro erano ben asciutti lo

si poteva liberare dalla paglia

21

e inserire la mummia all’interno del cartonnage attraverso lo spazio ovale posto

nel retro. In seguito venivano strette delle stringhe precedentemente preparate nel retro dell’involucro lungo

i bordi della zona ovale affinché la mummia fosse meglio assicurata all’interno del cartonnage. Su di esse veni-

va poi spalmato uno strato di gesso che uniformava questa zona all’intera superficie del rivestimento

22

. Infine

anche l’ultimo spazio aperto, corrispondente ai piedi della mummia, veniva chiuso con una base in legno fer-

mata attraverso l’inserimento di alcuni perni (che attraversavano lo strato di cartonnage) o poteva essere

13 Le gabbie in cartonnage nacquero nel tardo Nuovo Regno e sono composte da fasce orizzontali attraversate nel mezzo e perpendicolarmente da un’altra fascia verticale tutte dello stesso materiale. Esso avvolgeva il corpo

mummificato e poteva presentare sulla sua superficie le raffigurazioni di alcune divinità Ikram-dodson, The Mummy ..cit., p. 171.

14 Già dall’Antico Regno la maschera era un elemento molto importante per il defunto. A partire dalla IV dinastia (2625-2510 a.C.) fino alla VI (2460-2200 a.C.) Bresciani, Grande Enciclopedia.. cit. p. 204. Ikram-Dodson, The

Mummy.. cit, p. 166, 186. S. Pernigotti , I Sarcofagi, «Pharaon» anno II n°11/12, Novara 2006, p. 51. Ikram-Dodson, The Mummy… cit., p. 188.

15 È un collare che in Età Tolemaica sarà composto da cartonnage e applicato all’altezza del petto della mummia (

AA.VV.

Loin du Nil: Guide des Collections égyptiennes, Roanne, Francia 1991, p. 19) avente forma semi circolare o

trapezoidale (Capasso, Introduzione cit., p 142). Esso era un’ulteriore efficace protezione per la mummia.

16 Durante il regno dei Tolomei, lungo gli arti inferiori della mummia, era possibile ritrovare delle placche rettangolari di cartonnage dette fasce canopiche atte alla protezione delle gambe. Capasso, Introduzione.. cit., p 142.

17 Compostadacartonnage fasciava ipiedidellamummia.Questaguaina inparecchicasiriproduceva ipiedideldefuntocalzantideisandali,edaveva la funzione“magica”di proteggerli.AA.VV.LoinduNil.. cit.,p.19; F.Silvano,

Cartonnage e tecniche di imbalsamazione, «EVO» XXVI 2003, p. 49.

18 Sino alla XXII dinastia (945-754 a.C.) e più precisamente nel regno di Osorkon I (924-889 a.C.). I sarcofagi prodotti sino a quel momento avevano caratteristiche fisiche e forme tali che potevano essere riutilizzati per contenere

altricorpieperciòvenivanospessorubatierivenduticomenuovieriutilizzando lostesso involucrosiaperunuomocheperunadonna(aggiungendomagarialcunielementicaratterizzanti).Funecessarioquindi trovareunnuovo

involucro protettivo che tutelasse meglio la mummia e composto di un nuovo materiale: il cartonnage. Tale involucro una volta violato o staccato dalla mummia che conteneva si distruggeva e non poteva più essere riutilizzato.

Questocontenitoremaper lamaggiorpartedellasuperficieoffrivaunsupportobiancoadattoallascritturaepittura, lostratodigesso,quest

’ultimoancheseviolatononerapiùrecuperabile.AA.VV

.,CiviltàdegliEgizi:Lecredenze

religiose, Museo di Torino, Electa, Milano 1988, p 218. Come ulteriore protezione per l’inviolabilità dell’involucro vi si versava sopra della pece nera. Ikram-Dodson, The Mummy.. cit., p. 185.

19

AA.VV.

, Civiltà degli Egizi.. cit., p. 218.

20 A.C.V. Adams, The manifacture of Ancient Egyptian Cartonnage Cases, «The Smithsonian Journal of History» 1/3 (1966), pp. 63-4.

21 A.C.V. Adams, The manifacture ..cit., p.63.

22 Ibid., p. 65.

fig 2 / Ipocefalo posseduto a Brussel

fig 4 /

a

maschere funerarie /

b

pettorale wesekh

c-d

asce canopiche /

e

guaina inferiore

fig 3 / Vaso canopo