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Sonia

Angelini

Il cartonnage di mummia

Il cartonnage è un materiale paragonabile al cartongesso poiché realizzato dalla sovrapposizione di strati di

stoffa di lino o di papiro, pressati, resi compatti dal gesso

1

che li ricopriva

2

e con cui furono prodotti gli involucri

di mummia umana e animale (di epoca Tarda), le maschere di mummia e altri elementi d’ambito funerario. I

primi ritrovamenti avvennero a cominciare dal 1820, da parte di Giovanni d’Athanasi

3

a Tebe/Assasif

4

, sino ad

arrivare ai giorni nostri coinvolgendo istituti di ricerca e illustri egittologi di varie nazionalità. I reperti in carton-

nage non furono solo frutto di scavi ma anche di acquisti in aste o in mercatini (spesso risultati di furti e scavi

clandestini

5

). Il seguente articolo si propone di descrivere l’importanza del cartonnage anche dal punto di vista

papirologico e artistico.

Questo tipo di materiale comparve

per la prima volta in ambito

funerario durante il I Periodo Inter-

medio tra il 2134-2040 a.C. tuttavia

è dalla XXII dinastia (945-754 a.C.)

che il cartonnage comincia ad es-

sere utilizzato come materiale per

gli involucri delle mummie (mentre

nella fabbricazione delle maschere

lo si impiegava già dalla IV dinastia).

Il suo utilizzo proseguì nell’Età Tole-

maica (305-30 a.C.) e imperiale (30

a.C.-14 d.C.), quando era possibile

ritrovare sul corpo del mummifica-

to, oltre alle maschere, altri ele-

menti di cartonnage, che tendevano a riprodurre l’antico involucro protettivo

6

. Il suo utilizzo si perse agli inizi

del Cristianesimo (I d.C.)

7

. Tutti gli elementi in cartonnage ed i papiri che essi contengono, sono giunti in gran

parte in buone condizioni, sino ai giorni nostri, grazie anche all’ambiente secco presente all’interno delle aree

di necropoli esterne all’abitato, individuate in zone desertiche non abitate

8

. I ritrovamenti di cartonnage testi-

moniano che tale materiale fu in larga misura utilizzato per riprodurre vari elementi d’uso funerario

9

quali gli

involucri di mummie animali

10

(fig. 1), gli ipocefali

11

(fig. 2), i vasi canopi

12

(fig. 3), le gabbie che avvolgevano il corpo

1 Gli Egiziani ottenevano il gesso mescolando della polvere di carbonato di calcio con della colla (prodotta dell’ ebollizione in acqua di pelle, ossa e cartilagini animali) o altri tipi di sostanze leganti. Questo materiale tuttavia non

ebbe solo applicazioni in ambito funerario. A. Lucas, Ancient egyptian materials and industries, ed. by J. R. Harris, London 1962, pp 3-4.

2 K. Th. Zauzich, Lexikon der Ägyptologie. Band III, Wiesbaden 1980, p. 353 e anche M. Capasso, Introduzione alla Papirologia, Bologna 2005, p. 142.

3 Giovanni D’Athanasi (1798-1854), grande archeologo e collezionista. W.R. Dawson-E.P. Uphill, Who was who in Egyptology, terza edizione di M. L. Bierbrier, London 1995, p 21.

4 F. Kampp-Seyfried, Tebes, el-Assasif, in Bard, Encyclopedia of the Archaeology of Ancient Egypt, London 1999, pp. 802-803.

5 Questa realtà evidenzia un’ulteriore difficoltà nel datare tali reperti fuori contesto. Schweitzer, L’ Évolution stylistique et iconographique des parures de cartonnage d‘ Akhimin du début de l’époque ptolemaïque à l’époque

romaine, «BIFAO» 98, p. 344.. Edgar, On the Dating of the Fayum Portraits, in «JHS» 25, 1905, p. 227.

6 Risalgono a quest’ultimo periodo altri involucri di cartonnage che si ripresentano sotto forma di un “astuccio” che avvolge i corpi sostituendo le più note bare.

AA.VV.

, Civiltà degli Egizi: Le credenze religiose, Museo di Torino,

Electa, Milano 1988 , p. 234.

7 Capasso, Introduzione …cit., p. 142.

8 Anche per questo motivo è difficile ritrovare del cartonnage in ambienti umidi come quelli del Delta. M. Fackelman, Restaurierung von Papyrus und anderen Schriftträgern aus Ägypten, «Stud.Amst.» 24, (1985) ,p. 67.

9 Sono anche conosciuti frutti in cartonnage utilizzati in ambito funerario. L. Keimer, Sur quelques petits fruits en faïence émillée datant duMoyen Empire (avec 8 planches), «BIFAO» 28 (1929), p. 93.

10 Il cartonnage avvolgeva oltre alle mummie umane anche quelle di animali. Note sono quelle di coccodrillo ritrovate a Tebtunis da Grenfell, Hunt e Hogarth (P. Davoli, Archeologia e papiri, Albumdel Centro di Studi Papirologici

dell’ Università di Lecce 2, Napoli 2001, p. 8) che contengono papiri solo per lo 0.2% ( P. Spencer, The Egypt Exploration Society-the Early years, London 2007, p. 204).

11 Eranoprodottianche incartonnagealcunidischidetti“ipocefali”postialdisottodelcapodeldefuntoperproteggerloeconservarlo integrosinoalmomentodellerinascita.Essispessoriportano insuperficie formuledel162°

capitolodelLibrodeiMorti.E.Bresciani,GrandeEnciclopedia Illustratadell’AnticoEgitto, Novara2005,p.176. E.Varga, Les travauxpréliminairesde lamonographiesur lesHypocèphales, «AcOr»XII1961,p.235.G.Schereiber,

Crocodile gods on a late group of hypocephali, in Tenth International Congresso f Egyptologist, Rhodes 2008, pp. 229-230.

12 P. T. Nicholson- I. Shaw, Ancient Egyptian materials and Tecnology, Cambridge (2000), p. 468. S. IKRAM-A. DODSON, The Mummy in Ancient Egypt, London 1998, p. 279.

Fig 1 / Mummie di coccodrillo trovate da Grenfell e Hunt a Tebtynis. The Egypt Exploration Sciety, The early days,

London (2007), p. 205

EGITTOLOGIA