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delle corna e un lungo nastro che pende sulle spalle del dio. Seth/Baal in-
dossa un pettorale intrecciato con una grande collana, un gonnellino orna-
to da ciuffi e sopra a questo porta una lunga veste trasparente; con una
mano tiene lo scettro uas e con l’altra il segno ankh. Davanti al dio si trova
Ramesse II raffigurato mentre sta offrendo due vasi di vino, come ci dicono
le iscrizioni vicine; dietro al re si trova un personaggio con le mani alzate, in
portamento di adorazione, che sta pronunciando una preghiera.
Dalle iscrizioni nella parte inferiore si legge la narrazione della storia del-
la stele: “L’anno 400, il quarto mese dell’inondazione, il quarto giorno del
re dell’Alto e Basso Egitto, Seth il potente, figlio di Ra, il suo amato Nubty,
amato da Ra-Harakhty, che viva in eterno e per sempre!...” e poi nelle ultime
righe si legge: “ Salute a te, o Seth; figlio di Nut, grande di forza nella barca
di milioni di anni, che abbatti i nemici alla prua della barca di Ra, tu grande
in terrore…”. Si può notare che in queste righe l’animale di Seth viene
utilizzato come ideogramma per la scrittura intera del nome del dio (foto 4).
IL DIO RESHEF
Il dio di origine cananaica Reshef venne adorato in Egitto
durante il Nuovo Regno, il suo culto doveva essere molto diffuso in Siria e
Palestina. Le opinioni sulla natura del dio Reshef sono divergenti perché, se
si tiene conto del carattere bellicoso originario del dio, le rappresentazioni
egiziane devono venire utilizzate con riserva poiché Reshef in Egitto ven-
ne associato all’erotismo e alla fertilità assieme al dio egiziano Min e alla
dea siriana Qadesh, triade che è raffigurata e conosciuta solo in Egitto. Per
quanto riguarda il suo nome è attestato nella scrittura: “r - š - p”, ma la vo-
calizzazione rimane incerta, dando luogo a forme differenti: Rašap, Reshef,
ecc. Il nome Reshef rivela la sua funzione originaria: era il dio del fuoco, del
foto 4 / Disegno del registro superiore della stele dell’anno 400