Table of Contents Table of Contents
Previous Page  79 / 108 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 79 / 108 Next Page
Page Background

79

approfondimento

sere supposti poiché non ci sono indicazioni di-

rette; dobbiamo così tentare di ricostruire gli inizi

della venerazione delle divinità asiatiche in base

alle scarse indicazioni in nostro possesso.

Sugli scarabei del Secondo Periodo Intermedio si

trova una figura nuda, somigliante ad Hathor ma

non r appresenta nessuna de a e giziana; ne lle

mani tiene spesso un ramo o fiori di loto, simile

alle rappresentazioni più tarde della dea Qadesh;

non si sa nulla sulla provenienza di tali scarabei,

i geroglifici fanno supporre che fossero stati pro-

dotti i n Palestina meridionale e non nel Delta,

dove arrivarono tramite il commercio.

Oltre alla dea nuda si trova sugli scarabei la rap-

presentazione di una figura umana rappresen-

tata in pi edi con una lunga veste tipica delle

rappresentazioni straniere, caratterizzata da

un’alta corona mentre tiene uno scudo e occasio-

nalmente una mazza o una spada, caratteristiche

che identificano il dio cananaico Reshef.

Purtroppo si sa molto poco di altre divinità asia-

tiche divenute locali nel Delta durante il dominio

straniero; abbiamo però una testimonianza che

la popolazione di Avaris comprendeva gente di

diverse etnie proveniente da terre molto lontane

fra loro, e probabilmente in questa città erano

noti i culti più differenti che in seguito si mesco-

larono fra loro.

È stato ritrovato infatti il nome accadico di una

signora Hyksos Ishtar-ummi, il cui nome significa:

“Ishtar è mia madre” che mostra la forma acca-

dica del nome Ishtar invece della forma siriana

Astarte.

Accanto a ques to no n è da escludere che esi-

stesse anche la venerazione di altre divinità asia-

tiche nel Delta, soprattutto quella di entrambe le

dee A nath ed Astarte, il cui culto, assieme a

quello del dio Seth/Sutekh-Baal, verrà ripreso da

Ramesse II nella città di Pi-Ramses.

Nuovo Regno

Per quanto riguarda il Nuovo Regno possediamo

sufficienti indicazioni per poter affermare che ci

fu una vera e propria venerazione di divinità stra-

niere in Egitto; il loro culto venne accolto nei tem-

pli egiziani e perfino tra le divinità loc ali; p er

questo periodo abbiamo molte stele che dimo-

strano l’allargamento della venerazione diffusa

ormai in tutto il paese e in tutti gli strati di popo-

lazione.

A se guito de ll’intenso s cambio culturale f ra

Egitto, Siria e Palestina che, oltre a comportare il

diffondersi di culti religiosi, facilitò anche la diffu-

sione dei miti e delle narrazioni asiatiche si tenta

di dare altre spiegazioni sul motivo che hanno in-

dotto gli egiziani ad accettare delle divinità stra-

niere nel loro pantheon. Una spiegazione difende

l’idea che i re egiziani avrebbero adorato le divi-

nità asiatiche, soprattutto Reshef ed Astarte, per-

ché i ncarnavano l o s pirito b ellicoso d el l oro

tempo legato all’uso del cavallo in guerra ed inol-

Scarabeo di manifattura cananaica proveniente da Gezer

Scarabeo di manifattura cananaica, proveniente da

Lachish