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approfondimento
sere supposti poiché non ci sono indicazioni di-
rette; dobbiamo così tentare di ricostruire gli inizi
della venerazione delle divinità asiatiche in base
alle scarse indicazioni in nostro possesso.
Sugli scarabei del Secondo Periodo Intermedio si
trova una figura nuda, somigliante ad Hathor ma
non r appresenta nessuna de a e giziana; ne lle
mani tiene spesso un ramo o fiori di loto, simile
alle rappresentazioni più tarde della dea Qadesh;
non si sa nulla sulla provenienza di tali scarabei,
i geroglifici fanno supporre che fossero stati pro-
dotti i n Palestina meridionale e non nel Delta,
dove arrivarono tramite il commercio.
Oltre alla dea nuda si trova sugli scarabei la rap-
presentazione di una figura umana rappresen-
tata in pi edi con una lunga veste tipica delle
rappresentazioni straniere, caratterizzata da
un’alta corona mentre tiene uno scudo e occasio-
nalmente una mazza o una spada, caratteristiche
che identificano il dio cananaico Reshef.
Purtroppo si sa molto poco di altre divinità asia-
tiche divenute locali nel Delta durante il dominio
straniero; abbiamo però una testimonianza che
la popolazione di Avaris comprendeva gente di
diverse etnie proveniente da terre molto lontane
fra loro, e probabilmente in questa città erano
noti i culti più differenti che in seguito si mesco-
larono fra loro.
È stato ritrovato infatti il nome accadico di una
signora Hyksos Ishtar-ummi, il cui nome significa:
“Ishtar è mia madre” che mostra la forma acca-
dica del nome Ishtar invece della forma siriana
Astarte.
Accanto a ques to no n è da escludere che esi-
stesse anche la venerazione di altre divinità asia-
tiche nel Delta, soprattutto quella di entrambe le
dee A nath ed Astarte, il cui culto, assieme a
quello del dio Seth/Sutekh-Baal, verrà ripreso da
Ramesse II nella città di Pi-Ramses.
Nuovo Regno
Per quanto riguarda il Nuovo Regno possediamo
sufficienti indicazioni per poter affermare che ci
fu una vera e propria venerazione di divinità stra-
niere in Egitto; il loro culto venne accolto nei tem-
pli egiziani e perfino tra le divinità loc ali; p er
questo periodo abbiamo molte stele che dimo-
strano l’allargamento della venerazione diffusa
ormai in tutto il paese e in tutti gli strati di popo-
lazione.
A se guito de ll’intenso s cambio culturale f ra
Egitto, Siria e Palestina che, oltre a comportare il
diffondersi di culti religiosi, facilitò anche la diffu-
sione dei miti e delle narrazioni asiatiche si tenta
di dare altre spiegazioni sul motivo che hanno in-
dotto gli egiziani ad accettare delle divinità stra-
niere nel loro pantheon. Una spiegazione difende
l’idea che i re egiziani avrebbero adorato le divi-
nità asiatiche, soprattutto Reshef ed Astarte, per-
ché i ncarnavano l o s pirito b ellicoso d el l oro
tempo legato all’uso del cavallo in guerra ed inol-
Scarabeo di manifattura cananaica proveniente da Gezer
Scarabeo di manifattura cananaica, proveniente da
Lachish