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approfondimento
Teshup che presto diventò Baal (= il Signore), ap-
pellativo da cui derivò il nome proprio del dio. I
suoi nomi di origine si individuarono negli epiteti
più tardi: Baal-Sapan, il “Signore delle Montagne
del Nord”, B aal-Shamem, “Signore del cie lo”
nella città di Tiro, Baal-Beqa, il dio della fertile
pianura ai confini del Libano.
Gli egiziani conobbero e impararono a venerare
solo Baal come re degli dei, il quale sostituì in
pieno El. Le compagne del di o sono Anat e
Astarte, ma nella zona siro-palestinese anche
Atira/Ashera; queste venivano considerate come
dee bellicose e selvagge, ma anche come dona-
trici di fertilità e dee dell’erotismo.
Fino a c he punto gli egiziani s i addentrarono
nell’essenza della religione cananea verrà chia-
rito nella seconda parte dell’articolo, esaminando
le singole divinità e cercando di capire che ruolo
avevano nel loro paese d’origine e quale ruolo as-
sunsero nel territorio egiziano.
ROBERTA VIVIAN
Veneziana, da sempre appassionata di
Antico Egitto, ha conseguito la laurea
magistrale in Conservazione dei Beni
Archeologici presso l’Università di Ca’
Foscari nel 2005, interessandosi nella
tesi triennale del villaggio di Deir el Medina e succes-
sivamente, nella tesi specialistica, del culto delle divi-
nità asiatiche in Egitto.
Durante la sua formazione ha svolto diverse attività
di tirocinio nelle biblioteche universitarie e museali,
ha catalogato pezzi ceramici da scavi siriani, ha
preso parte ad uno scavo archeologico di età prei-
storica in Friuli Venezia Giulia e ha partecipato a un
viaggio studio in Egitto organizzato dall’Università.
Attualmente mantiene vivo l’interesse per la cultura
egiziana dedicandosi principalmente allo studio del
medio egiziano e seguendo lezioni e conferenze
presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Stele raffigurante il dio Baal, da Ugarit
Stele raffigurante il dio Baal-Sapan, da Ugarit