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mostre
Si stagliano, nella penombra, blocchi di granito
che ci sovrastano c on la l oro imponenza. Lo
sguardo segue il profilo verticale del monolite,
per poi passare lento sull’architrave del mede-
simo spessore e ridiscendere, vinto dal peso di
quella massa. In realtà, ci ò che stiamo osser-
vando è il lavoro di abili artigiani contempora-
nei, che hann o reali zzato, sc ala 1: 1 in
polistirolo, uno spaccato d ella struttura a co -
lonne a forma di parallelepipedo dell’ Osireion.
Volgendo lo sguardo sulla s inistra, si r imane
rapiti dalla proiezione digitale che riempie l’in-
tera parete. Riproduce con cura le scene scol-
pite nell’arenaria che si possono ammirare ad
Abydos. Per evi denziare l ’inesorabile “lo go-
rio” del tem po, svani scono, s gretolandos i in
particelle di l uce che si am massano, precip i-
tando al suolo, per poi ri pristinare il foto-
gramma i niziale. Sc ene tr atte dai pr ecisi
disegni di Margaret Murray, egittologa ed an-
tropologa britannica che ha collaborato con il
celebre studioso Petrie, impegnato negli scavi
del sito ad inizio secolo.
Ci troviamo dunque a pochi metri dal limit are
della “ Camera d el sa rcofago”. La p unta de l
piede s fiora su l pavimento un’im magine d i
acqua virtuale in movimento. Sollecitata dall’
incerto e lento incedere dei nostri passi, quasi
fosse reale, crea suggestioni di piccole onde, a
ricordare che, per la maggior parte dell’anno, il
tempio è lambito da questa preziosa sostanza
liquida. I nvita a procedere o ltre, ent rando al -
l’interno della nuova sala (vedi foto)
Qui ecco ritrovata la meravigliosa riproduzione
del soffitto astronomico, già ammirata a Vene-
zia dal 2 giugno al 21 ottobre 2012 in occasione
della mostra “ Il tempi o di O siride svelat o” al -
lestita, con la collaborazione del Museo Egizio
di Firenze, da Paolo Renier. La sua sempre gra-
devole presenza, c i accompagna nel la desc ri-
zione dei particolari (vedi foto).
Sono rappresentati, sul la volta del soffitto, ri-
spettivamente il “Libro di Nut” (parete sud) ed
il “Libro della notte” (parete nord), che vedono
entrambi, come figur a d ominante, il corpo
inarcato, splendidamente riproposto in basso-
L’Osireion a
Dolo
di Carla Tomasi