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la Terza e la Quart a D inast ia , 26 80-2140
a.C. , nel la pi ana di Giz a e n el complesso
di Saqqara, con la cos iddetta mastaba dei
Due Frat el li , edifi cata ne lla V Dinastia ed
appartenente a N iankh- Khnum e Khnum-
Hotep. Nell a foto è evide nzia ta l a sc ena
della nas cita di un vite lli no.
Mentre i p rivati venivano deposti in ques to
tipo di tombe, i sovrani iniziarono ad essere
seppelliti in g randiose piramidi. La prima di
queste, utilizzata per la sepoltura del re Zoser
della Terza Dinastia, fu progettata dall’archi-
tetto Imhotep. La piramide, la più a ntica in
pietra ad oggi conosciuta, venne costruita so-
vrapponendo una sull’altra sei mastabe di di-
mensioni de crescenti. L ’apice di que sto
sistema di sepoltura venne raggiunto nella di-
nastia successiva con le piramidi di Snefru e
soprattutto con quella di Cheope, nella piana
di Giza, l’unica delle sette meraviglie dell’anti-
chità ancora esistente. Se dal punto di vista
architettonico queste piramidi rimasero insu-
perate f u n ella Q uinta D inastia, durante il
regno dell’ultimo sovrano Unis, che sulle pa-
reti della camera sepolcrale iniziarono ad ap-
parire le prime iscrizioni a carattere magico-
religioso che andarono a formare i cosiddetti
Testi delle Piramidi
7
, che si rifacevano alla tra-
dizione e liopolitana. Si trattava di for mule
“magiche” per permettere al re di proseguire
il suo viaggio nell’aldilà evitando tutti i possi-
bili pericoli. Nella formula 251
8
si legge: “Dire
le parole: O V oi che soprintendete all’ora
prima di Ra, fat e la v ia a d Onn os, aff inchè
Onnos passi attraverso il posto di guardia di
Quelli dal vol to minaccioso……. Onnos ha le-
gato i condannati, ha colpito Onnos la lor o
fronte. Non è impedita la m ano di O nnos
nell’orizzonte”
9
. Sin dall’epoca predinastica le
tombe reali o dei capi villaggio si distingue-
vano pe r l e maggiori dimensioni rispetto a
quelle dei privati: con la piramide si raggiunge
il culmine di questa consuetudine. Verso il ter-
mine dell’Antico Regno l’amministrazione sta-
tale iniziò ad entrare in crisi: ciò portò ad una
frammentazione de llo S tato, con tu tta u na
serie di principi locali che, in taluni casi, si at-
teggiavano a veri e propri monarchi. A questa
fase, denominata Primo Periodo Intermedio,
seguì il Medio Regno, il pe riodo di maggior
7 Tali testi erano già in uso in precedenza ma soltanto
sotto forma orale.
8 Questa numerazione è quella proposta da K. Sethe nel
suo “Die altaegyptischen Piramidentexte”.
9 “Testi religiosi egizi”, a cura di S. Donadoni, pg. 19.
speciale deir el-medina
1. La mastaba dei Due Fratelli