

fioritura dell’arte, della letteratura, dell’archi-
tettura e de lla scultura dell’intera storia egi-
zia. Dal punto di vista funerario si assistette a
quella che, sebbene impropriamente, si consi-
dera una “democratizzazione” dell’aldilà. Se
fino a quel momento la vita nell’oltretomba
era prerogativa solamente del sovrano, ora
tutti coloro che potevano permettersi una
degna sepoltura erano in grado di accedere
alla vita eterna. Anche nelle tombe dei privati
benestanti cominciarono a d apparire te sti
magici, scritti all’interno dei sarcofagi
10
, per
proteggere la mummia: tali testi v engono
chiamati “Testi dei Sarcofagi”, e si ispiravano
a tradizioni l ocali. Ad esempio, ne l capitolo
numero 3
11
si legge: “ O Osiri N.N., prenditi il
tuo bastone, la tua stoffa, i tuoi sandali ac-
ciocché tu p ossa scendere al tribunale e sia
giustificata la tua voce contro i tuoi nemici e
le tue nemiche, secondo quel che ha fatto la
gente nei tuoi riguardi. Quel che essi fanno è
un render giustizia in tuo cospetto in questo
bel giorno nel tribunale
12
”. La tomba ora di -
viene rupestre e le pareti interne sono rico-
perte di scritte in caratteri geroglifici che si
riferiscono ad argomenti vari: dalla tipica for-
mula di offerta funeraria sino al genere lette-
rario c he s i forma i n qu esto p eriodo:
l’autobiografia. In una di queste, quella d i
Kheti
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, possiamo l eggere: “……Io facevo v i-
vere la città, ero un contabile nel consumo
per il grano del nord, uno che dava l’acqua a
mezzogiorno per radunare nel paese del de-
serto. Feci un canale per questa città, mentre
l’Alto Egitto era in difficoltà e non c’era nes-
suno che avesse visto l’acqua. Io chiusi i con-
fini……….feci c he il Nilo i nondasse le zone
desolate…Condonai tutte le tasse e tutti i tri-
buti che avevo trovato qui prescritti dai miei
antenati. …..Assiut era contenta sotto la mia
direzione…..
14
”. La tomba rupestre è costituita
da una cappella sc avata ne lla r occia d alla
quale, a ttraverso un p ozzo o una rampa, s i
giunge alla cripta. Non è più presente il ser-
dab dell’Antico Regno, ora le statue del de -
funto sono posizionate nella cripta stessa. Gli
scavi archeologici hanno restituito tre tipolo-
gie di tombe rupestri: cruciformi, quelle più
antiche; a squadra, sino a lla f ine de l Medio
Regno, consistenti in un solo locale che corre
parallelo alla facciata, suddiviso in navate da
pilastri t agliati nella r occia, con il luogo di
culto posizionato sulla parete di fondo; longi-
tudinali, dal Nuovo Regno in poi, composte da
uno o più vani collocati in asse con l’entrata; i
vani sono sorretti da pilastri, il luogo di culto
è ancora sulla parete di fondo, con l’aggiunta
ora di una stele. Un esempio di tomba rupe-
stre proviene dal sito di Assuan, la tomba dei
cancellieri del re Mekhu e Sabni, padre e figlio,
durante il regno di Pepi II della VI dinastia.
Dopo questo sintetico excursus sulle princi-
pali tipologie di tombe è il momento di par-
lare d i q uelle tebane, c on particolare
rifermento agli ipogei degli operai di Pa demi.
Costoro, addetti alla costruzione dei sepolcri
della Valle dei Re e delle Regine, nel tempo
libero si occupavano delle loro tombe. Queste
erano di modeste dimensioni e d ecorate a
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speciale deir el-medina
10 Un esempio di questi testi è custodito nel Museo Egizio
di Torino, il s arcofago di I qer (S. 15744/01 ) , d atabile a l
Medio Regno.
11 Nella numerazione di A. De Buck ne: “The Egyptian Cof-
fin Text”.
12 “Testi religiosi egizi”, a cura di S. Donadoni, pg. 114.
13 Governatore di Assiut nella IX-X dinastia.
14 “Letteratura e poesia dell’antico Egitto”, a cura di E. Bre-
sciani, pgg 82-83.
2. La tomba di Mekhu e Sabni