Table of Contents Table of Contents
Previous Page  34 / 72 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 34 / 72 Next Page
Page Background

34

“COLTELLI” o

“bacchette”

magiche

e g i t t o i n p i l l o l e

Questo particolare reperto, conosciuto con entrambi i nomi sopracitati e custodito presso il British

Museum di Londra con il numero di inventario EA 18175, risale al Medio Regno (2064-1797 a.C. circa)

– più precisamente al tardo Medio Regno – e proviene da Tebe.

E’ lungo 37 cm ed è stato realizzato in avorio di ippopotamo.

Nell’antico Egitto il momento del parto veniva vissuto con grande apprensione. La mancanza di

un’adeguata sterilizzazione degli ambienti e l’assenza dei più comuni farmaci per combattere le

infezioni, rendeva l’arrivo di una nuova vita denso di incognite, con un tasso di mortalità delle madri

e degli infanti molto alta.

Anche in questo ambito il confine tra la magia e la medicina era tutt’altro che ben definito, al punto

che gli interventi più strettamente medicali, venivano considerati complementari a quelli più squi-

sitamente magici, come l’utilizzo di oggetti apotropaici.

Il reperto mostrato nella foto è proprio uno degli oggetti utilizzati per allontanare gli spiriti maligni,

considerati colpevoli di attentare alla vita del bambino o della madre.

Il simbolismo in questo reperto, è presente fin dal materiale con cui è stato costruito, l’avorio di

ippopotamo, usando il quale gli egizi intendevano sfruttare a proprio vantaggio la forza e la potenza

fisica di questo grosso e temuto mammifero, indirizzandola contro le forze maligne. Qui vi è anche

un probabile riferimento alla dea Taweret, raffigurata come una femmina gravida di ippopotamo

con alcune parti del corpo mutuate da altri animali, preposta proprio al parto e all’allattamento.

Anche la sua forma potrebbe avere un valore apotropaico e vi sono a tal proposito più interpretazioni.

Una di queste suggerisce la similitudine tra il reperto e il boomerang. In Egitto il boomerang, o più

propriamente il bastone da lancio, è spesso raffigurato nelle tombe tra le mani del proprietario men-

tre caccia dei volatili; un’azione che non è solo ludica, ma che rappresenta la sconfitta del caos rap-

presentato dallo stormo di uccelli.

Secondo un’altra interpretazione, la curvatura simmetrica suggerisce la linea dell'orizzonte che – as-

sieme alle immagini che vi sono rappresentate – creano un’associazione tra il neonato e il dio-sole.

Le immagini presenti nella parte più centrale infatti, come la sfinge a doppia testa, lo scarabeo e la

testa d'ariete un po’ più a sinistra, potrebbero alludere al ringiovanimento notturno del dio sole,

di Paolo Bondielli

La bacchetta (o coltello) magica, proveniente

dal British Museum