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Ernesto Schiaparelli nacque il 12 luglio 1856 ad

Occhieppo Inferiore (NO a quei tempi, ora BI)

da Francesca Corona e Luigi, eminente profes-

sore di storia all’Università di Torino. Venne

battezzato il giorno successivo nella chiesa di

Occhieppo. Questo è ciò che si legge nel suo

atto di battesimo, numerato con il 29: “L’anno

del Signore mille ottocento cinquantasei ed

addì tredici del mese di Luglio alle ore sette in-

circa di sera nella Parrocchia di S. Antonino,

comune di Occhieppo Inferiore è stato presen-

tato alla Chiesa un fanciullo di sesso Mascolino

nato li dodici nel mese di Luglio alle ore dieci

del mattino nel distretto di questa Parrocchia,

figlio del sig.r Luigi di Clemente Schiapparelli

di professione professore di storia domiciliato

in Occhieppo Inferiore e della

sig.ra

Francesca

Corona di professione benestante domiciliata

in Occhieppo Inferiore coniugi Schiapparello

cui fu amministrato il Battesimo dal Parroco

sottoscritto e sono stati imposti li nomi Luigi

Clemente Bartolomeo Ernesto essendo stati

padrino il sig.r Corona Bartolomeo fu France-

sco di professione causidico

1

domiciliato in

Biella S. Stefano e madrina la

sig.ra

Corona Te-

resa moglie del sig.r dottore Bartolomeo Co-

rona di professione benestante domiciliata in

Occhieppo Inferiore. L’indicazione della na-

scita con richiesta del Battesimo è stata fatta

dal padre del neonato.” Leggendo questo do-

cumento balza subito all’occhio la doppia p nel

cognome di Ernesto. In effetti spulciando negli

archivi di Occhieppo compaiono entrambe le

grafie: addirittura in alcuni casi si trova il co-

gnome scritto “Schiaparello”. Tutto ciò è molto

probabilmente un mero errore di compilazione

che si è trascinato sin dal ‘700, per poi termi-

nare nel 1871: da tale data infatti troviamo

sempre i componenti della famiglia Schiapa-

relli citati con la dicitura corretta. Fin da ragaz-

zino Ernesto dimostrò una predisposizione per

le materie umanistiche e storiche in partico-

lare, passione ereditata dal padre. Dopo il di-

ploma si iscrisse all’Università di Torino

seguendo con estremo interesse i corsi di Egit-

tologia tenuti da Francesco Rossi, autore, in

collaborazione con il Fabbretti ed il Lanzone,

del Catalogo del Museo Egizio di Torino edito

nel 1888. Il 13 luglio 1877 si laureò in Lettere

con una tesi di 112 pagine, dedicata ai suoi ge-

nitori, dal titolo: “Del sentimento religioso

degli antichi egiziani secondo i monumenti”.

Si recò in seguito a Parigi per frequentare,

presso il Collège de France, la scuola di perfe-

zionamento diretta dal grande egittologo Ga-

ston Maspero. Il suo nuovo Maestro, a

testimonianza della grande stima riposta nel

giovane allievo, pubblicò la tesi di laurea in

“Revue Critique”, n° 12. Tornato in Italia lo

Schiaparelli, diventato nel frattempo ispettore

del Ministero della Pubblica Istruzione, venne

nominato nel 1880 direttore della sezione Egi-

zia del museo archeologico di Firenze, coadiu-

tore del curatore della sezione etrusca, il

Professor Luigi Adriano Milani. In quel periodo

l’Istituto era in fase di trasferimento in una

nuova sede, che è poi l’attuale, e con il Milani

si occupò di riallestire l'intera collezione egizia,

disegnando anche una serie di vetrine in stile

egittizzante, in gran parte ancora utilizzate

nell'attuale esposizione museale. Per caratte-

rizzare ulteriormente le sale destinate ad ospi-

tare i reperti egizi, ideò una splendida

decorazione con temi legati all’antica civiltà ni-

lotica ed ancora oggi, visitando le sale, si ha

l'impressione di camminare tra le vestigia di

antichissimi templi posti sotto un cielo stellato.

Il Museo venne inaugurato nel 1883 alla pre-

senza del re Umberto I di Savoia e della regina

Margherita. Per l’occasione Ernesto Schiapa-

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ernesto schiaparelli

i t a l i a n i i n e g i t t o

L’EGITTOLOGO ED IL FILANTROPO

1

Chi difendeva qualcuno in giudizio senza essere avvocato

di Alessandro Rolle

prima parte