

tamente sull’oggetto.
A noi il reperto viene consegnato senza alcun
supporto e già pronto per essere adeguata-
mente esposto.
Tuttavia, come nel caso di alcuni ushabti, il re-
perto era stato forato dai precedenti allestitori
allo scopo di inserire un perno al suo interno,
in modo da poterlo inserire in un piedestallo di
legno. Il nostro compito è stato dunque di pre-
parare un supporto con il plexiglass che si inse-
risse perfettamente nell’incavo già esistente.
EM: Con quale criterio viene deciso il reperto
che deve avere il nuovo supporto?
Risponde la dr. Sara Caramello:
I reperti che devono avere un nuovo supporto
vengono di solito individuati in base a tre cri-
teri principali:
1. Spesso si procede alla realizzazione di un
nuovo supporto qualora quello esistente non
sia stabile e sicuro o qualora possa in qualche
modo danneggiare il reperto (per esempio
esercitando una pressione in alcuni punti).
2. I reperti possono essere selezionati in base
alla loro qualità, sia estetica che scientifica: si
tratta perlopiù di oggetti che quasi certamente
saranno esposti anche nel nuovo (e definitivo)
allestimento del Museo. Li si valorizza fin d’ora
in attesa della loro futura collocazione.
3. Può inoltre accadere che vengano creati dei
supporti ex novo per reperti finora conservati
nei magazzini e che si decide di esporre.
EM: Chi decide il design del supporto?
“In un primo tempo naturalmente era la diret-
trice che decideva e spiegava come doveva es-
sere presentato l’oggetto. Adesso, dopo la
realizzazione di più di 700 supporti, abbiamo
raggiunto una discreta esperienza per capire
qual è il miglior modo per far risaltare la bel-
lezza dell’oggetto che deve essere esposto.
Per esempio, abbiamo trattato numerose teste
che erano semplicemente appoggiate nelle
mensole delle teche. Io le ho immaginate an-
cora insieme al corpo e così le abbiamo “so-
spese”, per apprezzarne in pieno la bellezza”.
Massimo Piccarreta è la seconda persona che
si occupa di questo compito in qualità di colla-
boratore di Biagio.”
“Io sono stato assunto nel Museo ad agosto
del 2007 come collaboratore di Biagio nell’Uf-
ficio Tecnico. Per molti anni mi sono occupato
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s p e c i a l e m u s e o e g i z i o d i t o r i n o