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stantinopoli avvenne circa un secolo dopo,

in occasione del Concilio di Calcedonia: si

proclamò come dottrina ufficiale l’unicità

della persona di Cristo nelle due nature di-

vina ed umana, respingendo di fatto le teo-

rie monofisite. I cristiani d’Egitto rifiutarono

fermamente la scissione nella duplice na-

tura evidenziando come questa dividesse la

persona di Cristo negandone l’unità essen-

ziale.

Con l’assalto islamico a Bisanzio nel 636 i

tentativi imperiali di recuperare l’Egitto mo-

nofisita si faranno sempre più pressanti e

cruenti ma l’ondata musulmana raggiunse

presto anche la Valle del Nilo costringendo

l’imperatore Eraclio a firmare un primo trat-

tato di capitolazione. Eraclio morì mentre

gli arabi si avvicinavano al Delta del Nilo,

nell’aprile del 641, il lunedì di Pasqua, i bi-

zantini si arresero e la conquista araba con-

tinuò in direzione di Alessandria che, già

abbandonata dalle forze di resistenza, capi-

tolerà nel 642.

Per diversi secoli il Cristianesimo conti-

nuerà ad essere praticato nell’Egitto musul-

mano anche se non saranno rari i casi di

conversione all’islam: probabilmente la

nuova religione appariva priva di eccessive

complicazioni in contrasto con le spacca-

ture politiche e dottrinali che minavano

l’istituzione ecclesiastica.

A metà del VII secolo l’Egitto è ormai intera-

mente assorbito dall’impero omayyade di

Damasco ed i conquistatori chiamano gli

abitanti “copti”, termine derivante da

un’abbreviazione araba di Aigyptioi, appel-

lativo di derivazione greca che significava

“egiziano” e che presto passerà ad indicare

la popolazione egiziana di fede cristiana.

La situazione cambiò con la presa di potere

della dinastia abbaside intorno alla metà

dell’VIII secolo: i copti subiscono la domina-

zione straniera: l’arabo diviene la lingua uf-

ficiale, viene vietato l’uso del copto nei

documenti, i monasteri vengono obbligati al

pagamento di pesanti imposte, le cariche

amministrative principali vengono riservate

ai cittadini musulmani.

Le prime insurrezioni furono spesso seguite

da ondate di repressione violenta, le con-

versioni all’islam saranno sempre più fre-

quenti e numerosa mentre diminuirà

drasticamente l’edificazione di chiese e mo-

nasteri. La comunità cristiana, respinta

nell’Alto Egitto, si riduce ad una piccola

componente in un paese a maggioranza

musulmana.

Le crociate del XII secolo ebbero lo strano

effetto di rafforzare i rapporti tra musul-

mani e cristiani: agli occhi dei cristiani occi-

dentali, infatti, i loro correligionari orientali

erano degli eretici, non vi furono pertanto

alleanze tra comunità cristiane, musulmane

e forze crociate, anzi, molti cristiani siriani

cercarono rifugio in Egitto per scampare

alla rozzezza e brutalità degli eserciti cro-

ciati.

Durante la prima metà del XIV secolo co-

munque, i rapporti fra le due comunità peg-

giorarono bruscamente: durante la predica

del venerdì nelle moschee un appello gene-

rali incitò i fedeli islamici alla distruzione

delle chiese in tutto l’Egitto. Tale appello

non ebbe forse conseguenze pratiche ma fu

sufficiente per dare la sensazione ai cri-

stiani di essere assediati.

Ma la Chiesa egiziana aveva nel corso dei

secoli dato prova di grande forza intellet-

tuale e spirituale e, malgrado le numerose

ondate di estorsioni ed angherie che afflig-

geranno la comunità anche nel corso del

C U L T U R A

Figura 5 - Luxor, le finestre della chiesa edificata sotto la mo-

schea di Abu el-Haggag sono ancora visibili all'interno del cor-

tile di Ramesse II.