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della fondazione della città ad opera di

Alessandro Magno, e prosperati sotto la do-

minazione Tolemaica, gli ebrei di Alessan-

dria costituivano all’epoca la più importante

minoranza linguistica della capitale e si

configuravano come la base naturale per la

propagazione della nuova fede. Si ritiene in-

fatti che fu proprio grazie alla mediazione

di questa comunità se vennero introdotte

nella capitale egiziana le prime notizie sulla

vita e morte di Gesù, apprese probabil-

mente durante i numerosi pellegrinaggi

compiuti verso Gerusalemme e la Giudea.

Una tradizione riportata nel IV secolo

nell’Historia Ecclesiastica di Eusebio di Ce-

sarea, e tuttora profondamente radicata

nella comunità cristiana d’Egitto, attribui-

sce tuttavia la prima diffusione del Cristia-

nesimo all’opera di evangelizzazione

compiuta da San Marco. L’Evangelista sa-

rebbe stato il primo a giungere nella Terra

d’Egitto per predicare il Vangelo e fondare

alcune chiese proprio nella Capitale. Ales-

sandria sarebbe dunque divenuta la prima

sede vescovile della Chiesa egiziana, proba-

bilmente tra il 40 e il 49 d.C. L’attività di

Evangelizzazione, tuttavia, non si limitò alla

zona del Delta: Marco predicò in tutto

l’Egitto, dalla Tebaide alla Pentapoli, e, sulla

scia dei suoi insegnamenti, ovunque sor-

sero comunità di fedeli e nuove chiese.

Infastiditi dalla rapida progressione di una

religione vista come eretica e contraria ai

culti tradizionali, i pagani della Capitale

avrebbero, secondo la tradizione, complot-

tato per organizzare il martirio del Santo

che fu ucciso dai seguaci di Serapide nel

corso delle celebrazioni per la Pasqua del

68, durante il regno dell’imperatore Ne-

rone. Il luogo in cui l’Evangelista fu sepolto,

chiamato Bukolu, divenne nei secoli vene-

rata meta di pellegrinaggio da parte di tutto

il mondo cristiano fino all’828, anno in cui

le reliquie vennero trafugate da alcuni mer-

canti veneziani e trasferite a Venezia nel-

l’omonima basilica.

Seppure oggi considerata frutto di un’in-

venzione, l’evangelizzazione dell’Egitto da

parte di San Marco rappresenta una tradi-

zione fortemente radicata nella Chiesa

copta:

fonda-

mento

stesso

del l ’or todoss ia

della Chiesa di

Alessandria. Ad

ogni modo non si

conosce la fonte

da cui Eusebio

desume la notizia

ed il fatto che l’au-

tore stesso riporti

la notizia con

estremaconcisione,

anteponendo alla

narrazione il ter-

mine fasin (si dice,

si racconta), lascia

intendere che egli

stesso non fosse

pienamente con-

vintodellaveridicità

di quanto stava af-

fermando.

C U L T U R A

Figura 1 - San Marco Evangelista, affresco, IV secolo, Monastero

Copto di S.Antonio, Mar Rosso.

Figura 2 - Icona con Fuga in Egitto,

pittura su tela incollata su legno, cm

77 x 54,7, XVIII secolo. Museo Copto

del Cairo.