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65

Gudea di Lagash – La costruzione del tempio di Ninjirsu - Cilindro A

A I.11 - 11

e

2

.ninnu

me.be

2

an ki.a pa.e

3

mu.ak.ke

4

e

2

.ninnu.ak

me.bi.e [an ki].a pa.e

3

mu.?.a.aka.e.Ø

“La potenza dell’Eninnu, in cielo e in terra per me farà risplendere;

e

2

.ninnu : nome del tempio di Ninjirsu; il suo nome esteso era E

2

.ninnu anzud

2

mušen

babbar

2

(vedi A VII.2;

per anzud vedi A IV.17) “La casa dei cinquanta bianchi uccelli-anzud” (MSG.141), oppure,

meglio,“l’Eninnu ‘Aquila splendente’”, dove ‘Aquila splendente’, nome del mostro primigenio

sconfitto da Ninjirsu in una battaglia mitica che li vedeva contrapposti per il primato del mondo divino,

è usato come apposizione; non facile è invece la spiegazione del nome del tempio: forse ‘ninnu’

‘cinquanta’ accenna ai ‘50 archetipi’ di cui poteva fregiarsi il santuario di Ninjirsu (PRCT.35).

e

2

.ninnu.ak me.bi

: Genitivo anticipatorio (GSG2.14; MSG.131-132): “Di Eninnu, la sua potenza”.

me (mi

3

) : vedi A I.2

be

2

: bi.e : suffisso possessivo + locativo-terminativo (GSG1.83)

[an ki].a : vedi A I.1

pa.e

3…

ak(a), verbo doppiamente composto “strahlend aufgehen lassen” (GSG1.128; cfr A I.4); pa...e

3

, pa-

e

3

...aka: to show; to make appear; to let shine; to make resplendent (often with -ni- or bi-) ('bud, sprout'

+ 'to send forth' + 'to make'). Regge il locativo-terminativo. ak.e è la forma

marû

, terza persona

singolare (GSG1.154); il PA .Ø si riferisce all’agente.

mu.e.a : contratto in mu; .?.a è il DP del dativo, prima persona singolare (GSG1.204; GSG2.177; MSG.330;

cfr. tuttavia TSL.271). Per la traduzione, vedi GSG2.123. Il soggetto, sottinteso, è Gudea.

A I.12 - 12

ensi

2

lu

2

ještug

3

dagal.kam ještug

3

i

3

.ja

2

.ja

2

ensi

2

[[lu

2

ještug

3

.dagal].ak].am

3

ještug

3

.Ø i

3

.b.ja

2

.ja

2.

Ø

il governatore, uomo di vasta intelligenza, la (sua) intelligenza dirigerà (a questa cosa);

ensi

2

: “Stadtfürst” (GSG1.98); governatore di città, governante locale (MSG.264-265,269); scritto coi segni

PA.TE.SI

. Riferito a Gudea. Deriva da

en.si.ak

“signore della campagna”: en, 'lord, manager', + si,

'plowland', + genitive (SL; GSG1.98); cfr. A II.24

[[lu

2

ještug

3

.dagal](a)k].am

3

: costruzione col genitivo (il nome reggente è lu

2

, il retto è ještug

3

, qualificato

dall’aggettivo dagal “ampio, vasto”), seguita dalla copula enclitica: “è un uomo dall’ampia saggezza”

(GSG1.85; GSG2.32); in apposizione a ensi

2

. Per ještug

3

“orecchio, intelligenza; hearing;

understanding, intelligence ”, vedi MSG.288,290.

ještug

3

… ja

2

.ja

2

: verbo composto, con la forma

marû

; “das Ohren setzen = den Sinn richten” (GSG1.120);

ja

2

.ja

2

è la forma

marû

, per reduplicazione parziale, della radice verbale jar “porre” (MSG.158;

GSG1.132); il PA .b cross-ref ještug

3

, paziente della forma verbale; la terza persona della forma

marû

potrebbe leggersi anche ja

2

.ja

2

.e (cfr. MSG.164)