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Gudea di Lagash – La costruzione del tempio di Ninjirsu - Cilindro A
A I.3 - 3
d.en.lil
2
.e en d.nin.jir
2
.su
2
.še
3
igi.zid mu.ši.bar
d
Enlil.e [en
d
Nin.Jirsu].še
3
[igi.zid].Ø mu.ši.n.bar.Ø
(e) Enlil al signore Ninjirsu lealmente guardò, (dicendo:)
En.lil “signore del vento”, principale dio del pantheon sumerico. La grafia en.lil
2
.e è più rara della usuale
en.lil
2
.le (GSG1.83)
Nin.Jirsu : “signore di Jirsu”, noto anche come Ninurta. In apposizione a “en” (GSG2.16); sta per
Nin.Jirsu.ak: nei nomi personiali, tuttavia (cfr en.lil) il genitivo è frequentemente omesso. L’ultimo
segno del nome sembra più “su
2
” che non “su” (cfr. MEA.6,7). Propriamente nin [SAL.TUG
2
] è “queen,
mistress, proprietress, lady” (accadico
b
!
ltu
), ma anche “lord (reduplicated ni
2
, 'fear; respect;
frightfulness; awe')” (SL); jir
2
.su è tradotto “sword-skill”, con
(urud)
jir
2
“sword” e su, zu “conoscere”,
donde Nin.Jirsu è inteso come “Lady of Sword Skill”
igi.zi(d)…bar: verbo composto: “das treue Augen spalten = getreulich ansehen” (GSG1.125). zid (o zi) è
“leale, fedele”; propriamente è “dritto”, quindi meglio “
guardò dritto negli occhi
”
še
3
: marcatore del terminativo (GSG2. 132)
ši: DP del terminativo (GSG1.186); davanti a ši potrebbe comparire il
prefisso pronominale opzionale
.n di
terza persona singolare, classe delle persone (GSG1.210)
A I.4 - 4
uru.me.a nij
2
.du
7
pa.nam.e
3
uru.me.a nij
2
.du
7
.e pa na.i
3
.mi.e
3
“Nella nostra città ciò che è prescritto si è splendidamente realizzato (= c’era la perfezione).
.me : suffisso possessivo di 1
a
persona plurale (GSG1.51)
.a : marcatore del locativo
nij
2
.du
7
: sostantivo composto da sostantivo+aggettivo: “was sich (kultisch) gehört” (GSG1.60, 66); “what is
suitable, prescribed, or as it should be ('thing' + 'suitable')” (SL). Il marcatore del locativo-terminativo .e
è fuso con la ‘u’ (GSG1.111 : “auf alles, was sich gehört”). Normalmente, nig
2
(nij
2
, ni
3
) serve a formare
nomi concreti da radici verbali. Lett. “cosa perfetta” (cfr. A I.14)
pa…e
3
(ed
2
) : verbo composto “to show; to make appear; to let shine; to make resplendent (often with -ni- or
bi-) ('bud, sprout' + 'to send forth' + 'to make')” (SL); “faire resplendir, rendre manifeste” (PLS.44);
“…hervorgehen = strahlend aufgehen” (GSG1.122); (< na.i.m(i).e “es ist strahlend aufgegangen”,
Normalform
di verbo intransitivo, GSG1.175); na è l’MP dell’affermativo (GSG1.183, 218) e regge la
forma
hamtu
. Immediatamente dopo il CP i
3
, il DP del locativo-terminativo diventa m(i) (GSG1.205; cfr.
GSG1.208); il segno e
3
può leggersi anche ed
2
. Lett. “esso – sogg. indefinito – è uscito splendidamente
verso ciò che gli appartiene”. Per la contrazione na.i
3
.mi >
na.mi> nam, vedi GSG1.43