

Testi – Il papiro BM 10052
219
Alberto ELLI
6.7)
iw.i (Hr) TAt tA dnyt n pAy.i hAy iw.i (Hr) nwyt.s m pAy.i Snaw iw.i (Hr)
6.7
TAt wa dbn n HD im.f iw.i (Hr) int.f m SASA
Io presi la parte di mio marito e la misi da parte nel mio magazzino; (poi) vi portai via un deben d’argento e
con esso acquistai dei frutti-shasha.
nwy : “provvedere a”, “mettere da parte, custodire” (WB II 220.5-14)
im.f : l’antecedente, maschile, non può essere che
Snaw
“magazzino”
SASA
: un frutto, utilizzato nella farmacopea (WB IV 413.4-5); lett. “lo presi in qualità di frutti-shasha”, o simile
6.8)
6.9)
ir hrww xprw iw Imn-xaw sA
6.8
Mwt-m-Hb (Hr) iyt irm sS mDAt-nTr Ny-sw-Imn iw.w (Hr) Dd n.i
imi.twpAy HD
iw.i
!
irm
6.9
Imn-xaw pAy.i sn n Haw.i
Dopo che furono trascorsi (alcuni) giorni, Amonkhau, figlio di Mutemheb, venne insieme con lo scriba del
libro divino Nesamon e mi dissero: “Consegna questo argento!”, mentre ero con Amonkhau, il mio proprio
fratello.
imi.tw: forma abbreviata di
imi
dd.tw“fa’ che uno dia”, ossia con forma
sDm
.f prospettiva
non iniziale, usata come espressione meno brusca per dire: “Dai!” (LEG § 24.5.2). Diversa è l’interpretazione
di Neveu, che vede in tw non l’elemento del passivo ma una forma di pronome dipendente, e translittera, di
conseguenza, imi tw (LdR § 21.1), interpretazione respinta in NVSLE pp. 17-18. Si veda anche LEVS § 44 n.
4.
iw.i irm ... : ritengo che il suffisso .f che compare nel testo vada emendato in .i; in caso contrario, il suffisso .f
non potrebbe che riferirsi ad Amonkhau, figlio di Mutemheb, ma il senso della frase ne perderebbe.
n Haw.i
: lett. “del mio corpo”, mezzo per esprimere il concetto di “stesso, proprio” (LEG § 3.3..b; NÄG § 112)
6.10)
iw.w (Hr) Dd n.i
imi.twpAy HD iw.i (Hr) Dd n.w m sxr wstn
6.10
r-dd bn iri pAy.i sn (r) dit
mdw.twm-di.i i.n.i
Essi mi dissero (nuovamente): “Consegna questo argento!”. (Ma) io dissi loro, con aria audace, dicendo:
“Mio fratello non permetterà che si discuta con me!”, così dissi.