Previous Page  17 / 362 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 17 / 362 Next Page
Page Background

I furti nelle tombe

12

Alberto ELLI

scalpello(?) di rame; lo prendemmo e (poi) vi demmo fuoco là, nella tomba. Trovammo

un vaso-ia di bronzo e due vasi-nu di bronzo; li portammo su questa riva e io li divisi con

i miei complici. Ora, dopo che fummo arrestati, lo scriba di quartiere Khaemope venne

contro di me ... ed io gli diedi i 4 qite d’oro che erano toccati a me»

” (BM10054 Rt 1.5-

12).

Anche Pakhyhat sembra aver avuto qualche successo come ladro di tombe (BM10054 Rt 3.1-10; cfr.

anche l’evidenza del traghettatore in Rt 2.1-6). Quanto a Paykhor, benché le sue asserzioni non trovassero

poi conferma, gli viene attribuita l’eccitante notizia di essere riuscito a entrare nella tomba della regina Isi,

moglie di Ramesse III:

io ero nella tomba della regina Isi (v.p.s.) del re Usermaatra Meryamon (v.p.s.) e ho

portato via alcune cose da là e me ne sono impossessato

” (Abb 4.16).

Le rivelazioni di questo primo interrogatorio non sono tuttavia nulla confrontate con la splendida

descrizione della depredazione della tomba del re Sobekemsaf come narrata da Amonpanefer nella sua

deposizione ufficiale del giorno 22:

Ero impiegato al lavoro sotto l’autorità di Ramessenakht, che era primo profeta di

Amon-Ra, re degli dei, insieme con gli altri compagni tagliapietre che erano con me e

cominciai a rubare nelle tombe, regolarmente, con il tagliapietre Hapyur, figlio di

Merenptah, appartenente al tempio di Usermaatra-Meryamon nella Casa di Amon, sotto

l’autorità di Nesamon, sacerdote-sem di questo tempio.

Quando cominciò l’anno 13 del Faraone (v.p.s.), il nostro Signore, tre anni fa, io mi unii

al falegname Sethnakht, figlio di Penaneqet [...] : in totale otto uomini. Noi andammo a

rubare nelle tombe, secondo il nostro abituale costume, e trovammo la tomba-piramide

del re Sekhemra Shedtauy (v.p.s.), il figlio di Ra Sobekemsaf (v.p.s.) e questa non era

come le tombe-piramidi e le tombe dei nobili in cui andavamo a rubare regolarmente.

Prendemmo i nostri attrezzi di rame e aprimmo una via in questa tomba-piramide di

questo re, attraverso la sua parte più interna.

Trovammo la sua camera sotterranea; prendemmo le candele accese nelle nostre mani e

andammo giù. Demolimmo le macerie che trovammo alla bocca del suo recesso e

trovammo questo dio giacente al fondo del suo luogo di sepoltura.

E trovammo il luogo di sepoltura della regina Nebukhaas (v.p.s.), la sua regina, accanto

a lui, protetto e custodito con gesso e ricoperto di macerie. Demolimmo pure questo e la

trovammo che giaceva là, allo stesso modo.

Aprimmo i loro sarcofagi e i loro cofani nei quali essi erano, e trovammo questa nobile

mummia di questo re fornita di una scimitarra; una grande quantità di amuleti e di

gioielli d’oro erano sul suo collo, e il suo elmo d’oro era su di lui. La nobile mummia di

questo re era completamente adornata con oro e i suoi cofani erano abbelliti con oro e

argento, all’interno e all’esterno, e intarsiati con ogni tipo di pietra preziosa e nobile.

Raccogliemmo l’oro che trovammo sulla nobile mummia di questo dio, insieme con

quello sui suoi amuleti e gioielli che erano sul suo collo e quello sui cofani nei quali egli

riposava. Trovammo la regina esattamente allo stesso modo e raccogliemmo ugualmente

tutto ciò che trovammo su di lei; (poi) demmo fuoco ai loro cofani. Prendemmo (quindi) i

loro arredi, che trovammo con loro, consistenti in recipienti di oro, argento e bronzo, e li

dividemmo tra di noi.

Poi facemmo in otto parti l’oro che trovammo su questi due dei, proveniente dalle loro

mummie, amuleti, gioielli e cofani, e ad ognuno di noi otto toccarono 20 deben di oro,