Table of Contents Table of Contents
Previous Page  114 / 147 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 114 / 147 Next Page
Page Background

114

MUSEI D'ITALIA

Francesca

Pontani

MUSEO DEL VICINO ORIENTE, EGITTO E MEDITERRANEO Alla

“SAPIENZA” DI ROMA

Il Museo del Vicino Oriente, Egitto e Mediterraneo

si trova a

Roma, all’interno della CittàUniversitaria della Sapienza, nell’e-

dificio dell’Aula Magna e Rettorato. Lo scopo della sua creazio-

ne è stato quello di realizzare una testimonianza dei risultati

ottenuti sul campo da più di trenta missioni archeologiche

della Sapienza in quindici diversi paesi del Vicino Oriente, del

Mediterraneo e dell’Africa in più di cinquant’anni. I reperti ar-

cheologici esposti nel museo sono sia reperti originali che

copie e questo perché gli originali devono restare nei paesi

dove sono stati ritrovati.

Il percorso espositivo ripercorre le radici della cultura del Me-

diterraneo fino alla nascita della città, all’invenzione della scrit-

tura e alla creazione delle più antiche istituzioni culturali

umane: il cranio modellato e i primi mattoni da Gerico Neoliti-

ca (8500-7000 a.C.); le cretule e la tomba del principe con tutto

il corredo di armi e gioielli da Arslantepe (3300-3000 a.C.) (foto

1); le asce di Batrawy (2400 a.C.); il capitello a volute dal palaz-

zo dei re di Giuda a Ramat Rahel (VIII secolo a.C.); l’Ossuario di

Simonide (I secolo d.C.) (foto 2); l’ossidiana di Pantelleria; le

stele e le urne del Tofet di Mozia (VII-VI secolo a.C.) (foto 3); la

statuina di dio itifallico da Monte Sirai (III secolo a.C.) (foto 4).

Nella sezione Egitto: il piatto del primo faraone della II Dina-

stia, Hotepsekhemui (foto 5); i calchi di Tuya, madre di Ramses

II; i ritratti di due faraoni, uno dei quali ligneo (foto 6); il rilievo

di Sheshonq (copia), l’altissimo dignitario della XXVI Dinastia,

titolare di una delle più grandi tombe di Tebe; i ricchissimi ma-

teriali da Antinoe; la statua di leone e i preziosi ritrovamenti

dal palazzo eretto dal re Nakatamani (I secolo d.C.) di Meroe al

Jebel Barkal (Napata) (foto 7).

Infine, estremamente ricche ed interessanti le testimonianze

dell’Egitto cristiano copto da Tamit e, soprattutto, da Sonqi Tino

in Nubia.

Foto 1 / riproduzione della cretula con impressione di sigillo cilindrico da

Arslantepe (Malaya, Turchia): trasporto di una persona di alto rango su

di una slitta (inizio IV millennio a.C.) / © Francesca Pontani

Foto 2 / ossuario con coperchio con impresso il nome ΣΙΜΩΝΙΔΗΣ da

Ramat Rahel / Periodo Romano (I secolo a.C.- I secolo d.C.)

© Francesca Pontani