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Queste parole prese in prestito da due studiosi di prim’ordine come

Massimo Vidale e Andreas Steiner,

1

descrivono perfettamente l’antica

città di Pergamo e l’impegno che vi profuse la dinastia degli Attalidi che

la vollero come loro residenza, unendomirabilmente la necessità di inno-

vare per suscitare meraviglia allo spirito conservatore in cui fosse ricono-

scibile l’identità della cultura greca, di cui si sentivano eredi a tutti gli ef-

fetti. Questa città della Misia dunque, non nacque come naturale

conseguenza di un ceto medio ricco e agiato come avveniva in genere

nelle

poleis

greche,

2

ma per il volere di sovrani illuminati che con grande

ambizione costruirono edifici fondendo tra loro stili artistici diversi, sfrut-

tando appieno le caratteristiche peculiari del territorio e rifacendosi

all’arte classica: una fusione di

generi che troverà un paralle-

lo a Roma con Augusto e più

tardi nel Rinascimento.

Il regno che ne seguì fu una

peculiare conseguenza di

quel magma culturale ricco e

creativo che si ebbe intorno al

III secolo a.C., all’indomani

della progressiva caduta delle

poleis

greche e degli eventi le-

gati alla figura di Alessandro il

Grande. Non v’è dubbio che i

sovrani Attalidi si consideras-

sero

hellenízontes

, e che in

quanto tali furono tra i princi-

pali protagonisti di quel pro-

cesso di ellenizzazione che

interessò sia l’Occidente che

l’Oriente e a cui mise fine defi-

nitivamente l’espansione e il consolidamento dell’Impero Romano.

3

La fondazione di questa città si perde nel mito e risente dell’eco della

Guerra di Troia. Pergamo infatti era uno dei figli che Neottolemo aveva

avuto da Andromaca e durante l’assedio di Troia trafisse e uccise con la

propria lancia Euripilo, parente di Priamo e discendente di Eracle. Il figlio

di Euripilo, Grino, rimasto in Misia, fu allevato da Telefo e da sua moglie

Astioche ereditandone poi il trono e ricevendo più volte un concreto

aiuto da Pergamo nel respingere i vari tentativi di invasione del proprio

regno. Tra i due – nonostante il padre di Pergamo avesse ucciso quello di

Grino – nacque una profonda amicizia, che il re misio volle onorare fon-

1 Articolo dedicato a Pergamo pubblicato sulla rivista Archeo del mese di ottobre, anno 2012.

2 M. Rostovtzeff,

TheSocialandEconomieHistoryof theEllenisticWorld,

Vol. I pag. 128.

3 L’Ellenismo è convenzionalmente compreso tra la morte di Alessandro il Grande, avvenuta a Babilonia nel 323 a.C. e la battaglia di Azio del 31 a.C.

Asia Minore 188 AC - Wikimedia Commons

Alatre di Pergamo - ph Lestat (Jan Mehlich) / Wikimedia Commons